martedì 31 ottobre 2006

..fuori da ogni umana immaginazione

....fuori da ogni umana immaginazione: come dico sempre io.

adesso va a finire che io devo ANCHE fargli il poster per il congresso...
Oh, ma siamo matti?

"Guarda, fai tu il poster perchè gli altri non ci capiscono niente!" mi dici (mentre io ormai sto facendo tutt'altro e ho la testa altrove)
Ma non so se ci rendiamo conto....
Sergio Castellitto è Franco Elica in Il regista di Matrimoni
é come chiedere a Franco Elica di tornare a finire il film sui Promessi Sposi perchè gli altri non ci capiscono...

Franco Elica cosa risponderebbe?
Numble numble.... ci penserò... [si accettano consigli]

Tornerebbe a fare quel film da cui è fuggiro, o manderebbe tutti a fareinc.... ?


«Qui è un regista che a un certo punto abbandona una situazione cui non crede più (sta girando un film dai Promessi sposi). Capita in Sicilia dove incontra uno che fa i filmini dei matrimoni, capisce che non gliene frega più niente del suo lavoro e che la sua avventura umana viene prima dell'essere registaMarco Bellocchio (tratto da una intervista appena trovo il link ve lo scrivo...)


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lunedì 30 ottobre 2006

Questo è il periodo che inizi a metterti le calze la sera. Io ho sempre i piedi freddi, e la sera ho bisogno di tirar fuori le calze. Ora mi metto le calze.... sì... ma dove le ho messe quando ho fatto il cambio degli armadi? In quale cassetto?
Questo o quello? No, no gli ho cambiato posto!
Mai cambiare posto alle cose.... non le trovi più. Hai solo l’illusione di trovarli un posto migliore.... in realtà, è il modo migliore per cercarle.... e cercarle, perdendo un mucchio di tempo....
Il pomeriggio, è difficile trovare il clima per andare in bicicletta e se vai ti devi coprire. E allora inizio a sentire la nostalgia di andare in bicicletta con una maglietta leggera o il prendisole, l’aria è fresca e umida anche se c’è il sole. È il periodo dei funghi.

domenica 29 ottobre 2006

A-pennino ligure

colline autunno bosco natura parsaggio calanchibuongiorno Piemonte!!!

sabato 28 ottobre 2006

Stupidario

Anche io... guardate che certe volte scrivo delle cose .... da malata di mente!

AHHH meraviglioso! sta iniziando Balto il mio film preferito . FANTASTICO. Adoro questo cartone!!!
Mi fa impazzire Boris!!!

Sfogo

Io al posto suo gli avrei detto:

Guarda... mi trovi nell'orto che zappo i pomodori, o in giardino che controllo gli alberi da frutto. Oppure davanti al pc che scrivo il mio blog, o davanti alla tv che lavoro a maglia per fare un bel maglione alla mia nipotina.

Mi chiamano il genio dell'uncinetto, o il mago del computer.

Dimmi solo a che ora arrivi che non ho voglia di riscaldarti la cena! e guai a te se non mi mangi la mia TORTA DI MELE....

mercoledì 25 ottobre 2006

Le Sorelle di Bellocchio

Ho fatto un giro sul sito Mymovies, sito di recensioni cinematocrafiche.
Alla festa di Roma nella sezione Extra c'è il nuovo film di Marco Bellocchio Sorelle, leggo la trama e la recensione... mi piace! è strato girato a Bobbio.



S’INTITOLA «SORELLE» ed «è un documentario nostalgico e scherzoso su alcuni componenti della mia famiglia o grandi amici d’infanzia, o sulla città di Bobbio con il suo bel Trebbia, insomma un album di ricordi....». Così, il regista Marco Bellocchio riassume commosso la storia del suo film, che presenterà alla Festa di Roma nella sezione «Extra». Il film è interpretato, tra gli altri, da Donatella Finocchiaro e Pier Giorgio Bellocchio. «Sorelle» sono tre episodi di una stessa storia «girati in tre anni diversi, 1999, 2004 e 2005 e raccontano di una bambina, Elena, della sua crescita — continua il regista —. Il film narra di chi va e di chi resta, di continui ritorni e ripartenze dal paese natio e dalla vecchia casa di famiglia. Un giorno, la mamma di Elena decide di portare a vivere con sè a Milano la figlia e da lì si evidenzia tutto il difficile rapporto familiare. Per comodità ho girato a Bobbio, nella stessa casa de "I pugni in tasca": è perfetta, il tavolo su cui mangiano Elena e Sara è lo stesso su cui ho mangiato anch’io da bambino».

Nel sito c'è una bella foto di quella che io conosco come la zia di Ernesto, sorride anche lei.
Rimango ferma a guardare quel viso che per qualche strana magia mi ha colpito sin dalla prima volta che l'ho visto. Forse mi ricorda nei lineamenti e nei capelli la mia cara pro-zia.
Sono quelle signore gentili e dolci che per me, sanno di "casa", sanno del mio paese, della mia terra. Appena le ho viste sedute al tavolo rotondo in casa Picciafuoco, sconcertate davanti al quadro del nipote, io mi sono persa, nel tentativo di focalizzare perchè quel viso, quel modo di parlare, quel accento sapevano di casa.

Il suo viso fa rivivere nella memoria una piccola piazza del mio paese, con una cartoleria che fa angolo, a fianco alla pettinatrice. Quella cartoleria, che ora è stata ristrutturata, con l'arredamento di legno scuro, che quando entravi sentivi quel buon odore di matite e di carta nuova. Il viso di quella Sorella mi ha richiamato alla memoria quella vecchia cartoleria della mia infanzia quando (allora non esistevano i centri commerciali né i supermercati). Da piccola andavo lì e mi sembrava il posto più bello del mondo perchè si respirava aria di disegno, di libri e di matite.

Sai Sorella, quella cartoleria si trova in Piazza San Rocco, dove c’è un arco romanico apre la via del borgo storico.
Quella piazza c’è ancora: è la piazza San Rocco.
Voglio raccontarti una cosa ...
Questa estate uscendo da un negozio mi sono fermata al bordi della piazza a prendere la bicicletta. Mi giro e, con mio sommo divertimento... lo vedo... l’arco antico del borgo storico!
Come fa la canzone?







Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
volteggio tutto crocco
sotto i lumi dell'arco di San Rocco
ma s'appoggi pure volentieri
fino all'alba livida di bruma
che ci asciuga e ci consuma
che cos'è l'amor
è un sasso nella scarpa
che punge il passo lento di bolero
con l'amazzone straniera
stringere per finta un'estranea cavaliera
è il rito di ogni sera
perso al caldo del pois di san soucì

Mi fermo a guardarlo: vedo un arco di pietra che c’è sempre stato, è sempre stato lì, sin da quando da piccola. Lo oltrepassavo ogni giorno per andare in chiesa, ma prima per me non significava niente. Era solo un arco antico dell’ultimo edificio prima della chiesa parrocchiale.

Mi viene da ridere.
Sorrido.
Prendo la bicicletta e me ne vado canticchiando:

Che cos'è l'amor
chiedilo al vento
che sferza il suo lamento sulla ghiaia
del viale del tramonto all' amaca gelata
che ha perso il suo gazebo
guaire alla stagione andata
all'ombra del lampione san soucì
...
Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
volteggio tutto crocco
sotto i lumi dell'arco di San Rocco
Son monarca son boemio
se questa è la miseria
mi ci tuffo con dignità da rey
[Che Cossè L'Amor di Vinicio Capossela da Camera A Sud]





Un arco romanico di pietre antiche, una canzone, un film, una coincidenza.
Sono felice.
Un'altra coincidenza. Bella questa volta.
Sorelle film di Marco BellocchioIl tuo sguardo mi ricorda quello della SORELLA di mia nonna, quando mi diceva, stringendomi forte le mani: Sono orgogliosa di te. Io questo non lo dimenticherò mai. Sono fiera di te per come ti impegni nei tuoi studi, per quello che fai.
Sorelle.
Mi hai fatto “saltare” quando raccontavi a Filippo il miracolato di Padre Pio. Mi sembra mia mamma, basta per favore, e hai risvegliato antichi ricordi, che non se n’erano andati, erano solo assopiti.
Sorelle.
Penso che sia bello avere una sorella come te. Non so quale strano collegamento neuronale ci sia fra il tuo sorriso sereno, i tuoi capelli bianchi e quella cartoleria della mia infanzia. Era bella, piena di pastelli colorati (la mia passione), di blocchi di disegno e pile di quaderni, il sussidiario per le scuole elementari, e il libro di lettura nella cui copertina c’è quel bambino con i capelli corti e il grembiulino, che mi assomigliava così tanto.
Ho tanti ricordi belli della mia infanzia, legati alla scuola, perchè a ma piaceva andare a scuola e mi piaceva disegnare... e tu con il tuo viso e il tuo sguardo profondo li hai riportati alla luce.
Sorelle.
Pazienza. Bisogna avere tanta pazienza.
Rido perchè è una frase ho sempre sentito diree io:
Santa Pazienza... ci vuole tanta pazienza! Dalle nostre parti si usa dire così, una specie d motto di saggezza popolare.
Sorelle.

Scritto un po’ al PC, e un pò su un foglio in treno mentre andavo a fare l’iscrizione in segreteria, la mattina del 25 ottobre. Ho rischiato di perdere il treno, e anche di saltare la mia fermata... è pericoloso scrivere sul treno, ti estranei dal mondo e non sai più dove sei:
- Ma che stazione è questa? (~~ Adrenalina~~)
- Voghera.
- Uhhhfff, che spavento!

Stasera sono contenta.

VOLO VOLO VOOOOOOOLO!!!'

Ehi!!! celofatta celofatta celofatta.
Sono una piccola stupidina, ma celofatta!!!
Stasera volo, lasciatemi volare...
Mi godo la soddisfazione, poi mi rimboccherò le mani, ma ora no.... mi godo il panorama DALL'ALTO

Nebbia e pioggia

...oggi

Oggi, vado e torno

Nebbia.
Inizia a fare freddo.
Io ho nausea.
Non sto bene, Optalidon e Aulin. L’altro ieri ho preso freddo, camminando sotto la pioggia.
Un bimbo mi sorpassa saltellando su un piede solo.

Stazione.Aspetto il treno.

Avete mai notato la camminata delle persone?
Vi siete mai fermati ad osservare la camminata delle persone?
Oggi in stazione, seduta ad aspettare il treno, non avevo niente da fare e guardavo l’andirivieni delle persone.
La postura e i movimenti delle persone sono unici: chi sta gobbo, chi guarda dritto in avanti, chi lascia la testa verso il basso, chi cammina con i piedi verso l’esterno e ciondola un po’. Il passo fiero degli scarponi del poliziotto, la signora trascina i piedi.
Mi sono sempre chiesta che passo ho io e che postura ho mentre cammino, come mi muovo.
Come io intuisco la personalità della persona dalla sua camminata, così io esprimo me stessa con la mia camminata. Ma non mi sono mai vista camminare... e non ho idea che effetto faccia: quale sensazione posso dare agli altri con la mia postura. Indecisa, timida, emotiva, insicura, lunatica, buffa?

domenica 22 ottobre 2006

prova

sabato 21 ottobre 2006

...e non vedete la trave nel vostro occhio.

tratto da Il corriere della sera: articolo

...racconta ancora Gabriella [la sorella di Massino Ceccherini]. «Temeva le prove che avrebbe dovuto superare. E invece ha tirato fuori il suo temperamento, la forza fisica e morale. In queste cinque settimane è venuto fuori il suo lato umano, la sua simpatia, l'ironia». Gabriella ha difeso il fratello, durante la diretta, dagli attacchi di Fernanda Lessa: «Durante la puntata rideva, scherzava. Ha chiamato Massimo infame. Ma il vero infame è chi chiama servo e pezzente un cameriere, come ha fatto lei».

Concordo con le parole di Gabriella.
Ecco, io questo vorrei sottolineare... dire ad un cameriere con prepotenza e rabbia "io sono ricca e tu sei un poveraccio e devi fare quello che voglio io" non è peggio di quello che ha fatto Massimo.
é una questione di rispetto, rispetto per tutti e per tutto....
Impara tu, SignoraLessa, a rispettare il prossimo tuo.. prima di chiamare "infame" gli altri! ipocrita!
Scusate lo sfogo ma odio le persone che "non sanno che cosa sia l'umiltà".

E per finire voglio dire che il mestiere di cameriere è un onesto e dignitoso mestiere. Cosa c'è di più bello di servire a tavola e portare il cibo a chi è affamato?
E voglio dirti un'altra cosa... la persona che Ceccherini ha chiamato in diretta, si è fatto umile e "servitore" di tutti sulla terra.... era come un cameriere, lo stesso che tu hai umiliato e insultato....
Solo che Massimo ha chiesto PERDONO sinceramente a tutti, tu invece, quando hanno raccontato la storia del cameriere, hai fatto finta di niente! Non hai chiesto scusa e non hai dato segno di esserti pentita.

Questo non mi piace. Mi avvelena il cuore e comunque io sto con Ceccherini, che giustamente è stato espulso per regolamento.
MA...... PERò......... sarebbe un regolamento più giusto se prevedesse l'espulsione anche per tutti quelli che litigano, insultando i compagni, e chi minaccia di dare dei pugni e minaccia di morte....... che per me sono punibili tanto quanto............. se vogliamo punirle.
Perchè alle 19 di sera hanno mandato in onda litigi dove volavano minacce gravi, dette con rabbia.... menter il Cecca l'ha detta che era notte fonda, con un pubblico, si spera, di età differente.

L'amplificazione televisiva rende ancora più detestabile quello che ha detto.
OK, lo stesso vale per tutti gli altri comportamenti, per TUTTE le forme di non - rispetto. A me, francamente davano più fastidio i litigi violenti Lessa-Aceto e l'altro con la barba... dove volavano minacce di morte, che le parole di Ceccherini, tanto che non l'ho neanche sentita.... eppure ero lì che seguivo la trasmissione.
Ceccherini mi è simpatico, mi ha fatto fare delle grosse risate e spero che continui a farmi ridere. "Mi hanno squalificato...dicono che.... io neanche me lo ricordo. Io non me lo ricordo!" e intanto prendeva sulle spalle il suo sacco di tela e se ne andava col fagotto.
Cecca la gente che ti ha capito ti perdonerà, chi non capisce, è inutile anche spiegarglielo, tanto non capiranno....
Ma questa è solo la mia opinione.

venerdì 20 ottobre 2006

Aderisco

Aderisco all' iniziativa
LA GIORNATA SENZA MUTANDE!!!!
tratto dal blog Esprimi la tua femminilità!!

giovedì 19 ottobre 2006

L' isola di Ceccherini

Omaggio al miglior post, vedi qui: ORTO MIO!!! secondo me un post capolavoro (mi ha fatto ridere!)

Come nel film di Pieraccioni I LAUREATI.... quando lui faceva il comico che andava alla tv e quando tocca a lui ha un vuoto di memoria e.... Pieraccioni lo sente e ride....
chissà se Pieraccioni ieri sera seguiva la trasmissione.... se sì, sarà svenuto dalle risate! io al suo posto mi scompisciavo...

Io seguivo la trasmissione e non l'ho sentita...
mi sono andata a vedere il video incriminato su YouTube http://www.youtube.com/watch?v=FFeZ5imbjqs
perchè mi ricordo tutta la scena, ma proprio mi è scappata!!
...

Una cosa è certa senza Ceccherini la trasmissione è Kaput!

martedì 17 ottobre 2006

Non mi tormentare

Nella foto Nicoletta Braschi dal film Mi piace lavorare- Mobbing ( 2003) di Francesca Comencini con Nicoletta Braschi, Camille Dugay Comencini, Stefano Colace, Marian Serban


minchia.... mi farai venire l'esaurimento!
ma checazzo hai ancora da rompere!!!!!
prendi ste provette e infilarele nel culo, và!

era appena spuntato il sole.... e tu mi hai fatto ricadere nel buio!
ero tutta esaltata e contenta e credevo che tu e tutta la merda che hai attorno fosse ormai alle mie spalle!
riniziavo a respirare e a vedere davanti a me... a sperare che tutto può essere e deve essere bello!
Sei tornato a tormentarmi? Vuoi dei soldi?
Ma io non voglio neanche parlarti... sei il mio incubo....
Stamattina dopo aver letto la tua mail, sono andata a fare la spesa con la nausea.... con lo stomaco stretto stretto, che faceva il CONTORSIONISTA, e un senso di malessere... la voglia di scappare e dire
-Non ci sono.... non ci sono per nessuno! Io per te non esisto più. Perchè per anni mi hai tormentato e io ti ho apertamente dimostrato di NON ESSERE ALL'ALTEZZA.
Che vuoi di più?
Io voglio vivere serena, nelle mie PICCOLE COSE
nel sole che entra al mattino attraverso la tenda gialla e rossa, con i girasoli, con il mio gatto che mi cerca da mangiare e io che lo minaccio di portarlo a fare la pubblicità della Wiskas (dato che mangia solo quello),
nella mia bicicletta che mi aspetta per fare un bel gito nelle "strade di Fausto e Serse Coppi",
nel mio blog che spesso e volentieri diventa mio "confessore" e mio "migliore amico", ma a volte diventa un cruccio....
nelle mie uscite imitando la voce di Fiorello quando imita Camilleri, o la voce di Cricchetto, o ripetendo i tormentoni della pubblicità...

...ti auguro una zia Caterina anche a te....

lunedì 16 ottobre 2006

Grazie a Marcovaldo Officine Marcovaldo per aver messo il link di questo blog fra i suoi preferiti. E per il commento lasciato sul post

dedicato al mio, purtroppo eterno,
stato di PIEDI FREDDI e CONGELATI
(da ottobre a marzo!)
...e grazie ad Ale, a Marcovaldo correlato.
ricambio il :) ciau!

domenica 15 ottobre 2006

Stamattina c'è il sole...
la mia web-radio Yahoo Arg71 http://it.music.yahoo.com ha suonato in serie
--Murderers di John Frusciante avete mai sentito Murderers? è una magia di note....
--Today di L'Aura dall'album Okomury e poi
--E' Non È di Niccolò Fabi dall'album La Cura Del Tempo e poi
--Depende di Jarabe Da Palo
mi sembrava che il sole splendesse più luminoso....

[Today di L'Aura]
.....
Leather, covers, broken glasses, playing music and the
rain, airplanes, morbid phrases turning into dust…

Spinning around, swimming, jumping
in a world of sounds… you are always in my favourite dreams,
lovely tender and proud
you may be…

Running around searching, looking for something
to find while I’m still here waiting for you,
do you see me at all my sweet sweet sweet love?

Today there is nothing left to say
Today there is nothing left to say

We all know that
just a word can break as into pieces
so as we cannot forget

Leather, covers, broken glasses, playing music and the
Rain, airplanes, morbid phrases turning into dust…
Spinning around, swimming, jumping
in a world of sounds…you are always in my favourite dreams,
lovely tender and proud
You may be…
Running around searching, looking for something
to find while I’m still here waiting for you,
do you see me at all my sweet love?

Black and white photographs, dirty clothes, two guitars
dirty clothes, two guitars…

Spinning around, swimming, jumping
In a world of sounds…
you are always in my favourite
dreams, lovely tender and proud
You may be…
Running around searching, looking for something to find
while I’m still here waiting for you…
Do you see me at all my sweet sweet sweet love?


Sapere che sto tornando la vera Anna.... la vera me stessa che balla allo sfinimento in camera guardando il video di Santana Smooth... e in un bagno di sudore applaude la magia di Carlos, mentre lui a mani giunte si inchina per ringraziare alla fine della canzone....era tento tempo che non mi accadeva più.

Parlare di se è come scoprire la propria anima, denudarsi come in una spiaggia. Farlo in un blog pubblico è come spogliarsi di fronte a gente che non ti conosce. Per certi sensi è più facile.
Io mi incazzo con le persone che vedono solo e soltanto le cose dal loro punto di vista e non ne ammettono altri, non ne concepiscono altri, non ne percepiscono altri.
Fan**lo te e tutti quelli come te. Perchè lavorano solo i preti, vero? Solo LORO sono impegnati, solo loro faticano! Noi no, vero?
Posso bermi una tazza di caffè in santa pace? Senza preti, santi, basiliche, frati e morti?
Ma andate a fan***o, voi e le vostre messe ... Che rottura di co*****i.

Con te è una eterna recita... e io sono stufa di recitare!

mercoledì 11 ottobre 2006

Ciao Ale

Ciao Ale, mio Amico e mio più grande Amico. Con la A maiuscola. So che ci sei anche se io non me lo merito, e tu sai il perché.
Ale è una grande persona perché, è sempre stato un ragazzo pieno di energia. Da piccola ti odiavo perché mi prendevi in giro, tu già estroverso e spigliato, e io già timida e introversa, e mi tiravi le pallonate quando io passavo davanti al cancello di casa.
Ne abbiamo viste tante insieme e sei stato insieme a tutti gli altri amici, la mia gru e la mia squadra di costruzione, quando non avevo punti di riferimento, né esempi, né insegnanti, né qualcuno che mi coprisse le spalle, né un nido accogliente dove rifugiarmi, a leccarmi le ferite.
Voglio semplicemente dirti che ti voglio bene.
Che ti ammiro.
Amico mio.

martedì 10 ottobre 2006

Sai che cosa è un sogno?
Il coraggio dei sogni spesso sono andata a cercare, in giro, lontano, scappando, sparendo da tutto e da tutti, tornando. Il coraggio dei sogni non lo trovi..... ti arriva, senza cercarlo.

Mi sono lasciata tutto alle spalle.
Ho lasciato tutto. Ho lasciato il mio lavoro, rischiando... ma io so che ho un motivo, ho una motivazione forte.
Ho gettato il cuore dietro l’ostacolo, ora devo solo andarlo a prendere..... Non posso più tornare indietro, ho tagliato volutamente tutti i ponti.
Il mio cammino è iniziato.

La perdita del lavoro assomiglia alla perdita dell’anima, è la cosa più crudele

La perdita del lavoro assomiglia alla perdita dell’anima, è la cosa più crudele

Gianni Amelio tratto da intervista... Gianni Amelio
Il vizio del cinema Salerno, 29/04/2004 - Reflections - Vincenzo Mazzaccaro
.....La perdita del lavoro somiglia alla perdita dell'anima, è la cosa più crudele che possa accadere ad una persona, e oggi è purtroppo di grande attualità, ma un film purtroppo non può portare che una piccola goccia d'acqua nell'oceano. Io sono un privilegiato, so che il lavoro costa fatica ma se non facessi il mio mestiere non cascherebbe il mondo, ne cercherei un altro. Ma so quello che è successo a mio padre quando ripetutamente ha perso dei lavori precari quando aveva già una certa età prima del cosiddetto boom economico, ha trovato modo di sistemarsi solo negli anni '60 ma i 20 precedenti sono stati terribili ed io me li ritrovo davanti ogni volta che sono davanti ad un problema concreto.

domenica 8 ottobre 2006

Paulo Coelho

Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.


Sì... celapossofare

celapossofare-celapossofare..


Ho detto che celapossofare!!!

Ho una paura fottu...ssima.

MA celafaccio. Tutto attaccato.

AG.



Come dicevo ad agosto nel post Dove vai?

"...Il coraggio dei sogni, la razionalità dei sogni.

Una volta credevo nel coraggio dei sogni, ora penso che sia più giusto dire la razionalità dei sogni..."

Domenica per me è "bestiale"

Ditemi voi come si fa a non sentirsi MISTER BEAN, in queste condizioni!!!!
Su 309 pagine di un libro, mi manca la pagina, per un errore tipografico, che mi serve per ripassare una cosa fondamentale,
che non mi ricordo più.....
Oggi, Dopo una notte insonne, questa mattina, apppena aperti gli occhi, il prima sinapsi del mio cervello mi ha riportato alla memoria la domanda sulla savana su cui io avevo avuto dei dubbi, allora
SUBITO DOPO COLAZIONE
perchè tutto si fa dopo la colazione
vado a cervare LA SAVANA, e nel libro ci manca solo 1 pagina !!!! la pagina che mi serve! la pagina che parla della savana!

.....ditemi voi come si fa a non sentirsi MISTER BEAN !
MA COME SONO CONCIATA...

A confronto mio, MISTER BEAN fa le cose con raziocinio, con sentimento e sempre in modo ordinato e logico!!!!!

Non vedo l'ora che arrivo il 10 sera. Il giorno 10 quando tornerò a casa, sul treno, su un qualsiasi treno della linea Milano-Genova, quando tutto sarà compiuto.
...15 anni di studio riassunti in poche pagine. La resa dei conti.

Quando non si può più tornare indietro,
bisogna solo pensare al modo migliore per andare avanti.

sabato 7 ottobre 2006

Questo pomeriggio ho letto il post di Cecia (S come sensibilità)

Le fiabe dicono più che la verità.
E non solo perchè raccontano che i draghi esistono,
ma perchè affermano che si possono sconfiggere.

Gilbert Keith Chesterton (scrittore e giornalista inglese).

[... detesto usare questo posto per sfogarmi, mi irrita, mi fa sentire stupida e patetica e anche terribilmente irriconoscente ma se non scrivo scoppio. Scoppio sul serio....]tratto dal blog di Cecia Bittersweetsymphony

Non sentirti né stupida ne patetica...

Questo pomeriggio ho letto il post di Cecia. Volevo scriverle un commento, e ho iniziato a scarabocchiare i miei pensieri su un block note, quelli piccoli piccoli, larghi 8 cm, che servono di solito per la lista della spesa. Ma poi un misero foglietto non bastava come commento... e ho capito che quello che lei aveva scritto era troppo grande per stare dentro ad un commento.

Non sentirti né stupida né patetica... ma solo umana e coraggiosa.

La scrittura FA ATTRAVERSARE i rimorsi
e non solo questo,
la scrittura è molto di più
(Ginevra Bompiani).

(e molto altro di più ...aggiungo io)

Giusto. Io ho iniziato a scrivere il mio blog da pochi mesi, ma mi rendo conto che è terapeutico, che " sto meglio ": il solo fatto di scrivere le mie cose, le svolge, le libera.... come se avessero le ali, per questo ho chiamato il mio blog Pensieri con le Ali.
Come prendere la chiave e aprire una porta, certe volte i pensieri corrono fuori come vivaci scolari alla fine della scuola, tutti fuori dall'atrio... sKatenati!
Certe volte fanno fatica e tu rimani lì con la chiave in mano ad aspettarli, come una brava Tata in attesa di abbracciarli e sentire cosa hanno da dirti.
Mi è sempre piaciuto in autunno, fare il giro dei termosifoni con un pentolino, quando si accende il riscaldamento, e dalle valvole esce l'aria con forza, con pressione, da una piccola valvolina, la tieni aperta finché scoppietta, sbuffa e sputa con violenza l'aria dell'impianto idraulico. Finché, a furia di sputacchiare aria e acqua, esce solo l'acqua... allora chiudi, e il termosifone inizia a scaldarsi.n
Battere i tasti correndo dietro i pensieri é la mia valvola di sfogo e quando clicco sul pulsante Pubblica Post è come quando apro la valvolina del termosifone. Poi aspetto di godermi il calduccio. E sto meglio.

[E non dovrei essere contenta di scappare da questo problema, ma dovrei fare qualcosa perchè altrimenti vuol dire che non è cambiato niente, che cambiano gli scenari ma sono sempre la stessa e quella che sono non mi piace. Sono stanca di sentirmi sempre quella cattiva e quella che sbaglia. ]

Mi ha fatto soffrire il suo post perchè mi ha ricordato quando io vivevo in un monolocale a Milano, da sola, all'inizio non avevo neanche il letto. Dormivo nel sacco a pelo per terra, senza mobili, senza la cucina... c'eravamo solo io e un rettangolo di stanza.

[Sono stanca perchè questo è tutto quello che ho sempre voluto ma non sono abbastanza brava da coglierlo, da godermi ogni minuto e forse non è solo colpa mia ma. Sono stanca perchè mi guardo e vedo qualcosa che non mi piace, e domani avrò ancora voglia di migliorare e pensare che posso farcela ad essere una bella persona, ma adesso mentre mi guardo vedo solo qualcosa di imperfetto, sbagliato e brutto. E non mi guardavo così da tanto tempo, che quasi non ricordavo quanto faceva male.]

.....Leggere certe cose mi ha ricordato le sensazioni della mia vita da sola, le difficoltà di affrontare una cosa che mi piaceva ma nello stesso tempo mi pareva grande, più grande di me. Le difficoltà di affrontare tutte le cose nuove, tutte... di giorno l'ambiente lavorativo nuovo e sconosciuto, e di notte i rumori di un posto che non conoscevo, e facevo fatica a dormire.

Io contadina e montanara, stavo in mezzo al cemento, in mezzo al rumore.
Ripenso ai giorni di Milano, a come stavo appassendo a poco a poco, come una pianta senza acqua.
Mi ha ricordato quando a Milano, una sera, mi sono messa a piangere al telefono con mia sorella, e lei talmente agitata voleva prendere la macchina e venire da me. Non sono una che piange invano, e per lei è stato scioccante, la capisco: io ai suoi occhi sono sempre stata la sorella più grande, quella “forte”, il punto di riferimento....
....ma io avevo così bisogno di sentire vicino qualcuno, una voce conosciuta e parlare delle cose nostre normali, abituali e consueti, col nostro linguaggio. Perché, in fondo, sono queste solite cose quotidiane che fanno i legami più stretti e importanti, e quando sei via, lontana, ti mancano e ti sembra che tutto ti manchi.

Bhe! mi è bastato sentirmi dire: "Oddio, non posso sentirti così, io adesso prendo la macchina e vengo da te". Alle volte basta sentirsi dire questo, cioè sentirsi amati, per farsi coraggio da soli.

Mi ha ricordato quel pomeriggio seduta nella sala d'aspetto di Milano Centrale, mi è venuto da piangere, per la stanchezza, per il male fisico che avevo ad una ciste, e per il senso di smarrimento e ansia, di "non avere più punti di riferimento"

e piangevo... cercando di nasconderlo in mezzo alla gente.

Quando mio fratello mi ha porto un fazzoletto di carta, con un gesto tenero e discreto, come se avesse timore di entrare nel mio dolore, ma con il desiderio di fare qualcosa per me. Ecco! quella tenerezza dal mio fratello più piccolo, è stato il gesto più bello ricevuto da lui. E per me indimenticabile, ancora oggi, a distanza di 6 anni mi intenerisce: ho sentito il suo affetto chiuso dentro un gesto. (Come è possibile ciò?)
Io oggi mi sono sentita così leggendo il post di Cecia di sabato 7 ottobre. E idealmente volevo porgerle un fazzoletto... e farle sentire

la stessa comprensione discreta e delicata,
e la stessa vicinanza riguardosa e sobria
, che io avevo sentito allora.

[Sono stanca perchè le persone continuano ad andarsene, perchè c'era un amico e adesso non c'è più e inizio a pensare che sia colpa mia, che mi invento sul serio rapporti che non ci sono solo perchè ho bisogno di credere qualcosa. Sono stanca perchè quell'amico per me era importante e invece sono scomparsa di nuovo dalla vita di qualcuno come se niente fosse, in cinque minuti, e questo mi ha fatta sentire sola, mi ha fatta sentire un'attrice non protagonista nella vita delle persone che amo e perfino nella mia.]

Mi ha ricordato tutte le persone che se ne sono andate, che mi chiamavano Annina o Trottolannina e poi sono sparite. Mentre io ci tenevo a loro. Anche io all'inizio pensavo che "fosse colpa mia", che avevo qualcosa che non andava, che avevo qualcosa in meno delle altre, ma poi ho capito, che a volte succede che la gente se ne va e non è colpa tua..... Ma se io mi sono comportata bene e non ho fatto la stronza, nessuno ha colpa, io ho la coscienza a posto. Con un amico non sono stata leale, l'ho perso, e allora l'ho chiamato: gli ho detto "scusa", spiegando il mio punto di vista e augurando tutto il bene del mondo.... perchè non voglio lasciarmi dietro rancori od odi. Faccia pure la sua strada senza di me, che io faccio la mia, ma nella più serena condizione di "non rancore".

[che se la gente se ne va se è così facile dimenticarmi, se ci vuole così poco vuol dire che mi manca qualcosa ]

Ho imparato a vedere le cose da una angolazione diversa, ho imparato che si ci incontra ma si ci lascia, e questo non significa che mi manca qualcosa, o che sono strana, o che ho qualcosa che non va. Semplicemente quella persona non era sulla mia frequenza, non era sintonizzata con me e con le mie cose, coi miei moti dell'animo, che vanno e vengono come le onde del mare. Mi ha dimenticato in fretta, certo... Come accade con una radiolina non sintonizzata sulla stazione giusta, non capisci niente e dopo un po' ti stufi di continui fruscii, lui non sentiva le cose che dicevo e non capiva... e viceversa io.

Sarò viva finché riuscirò a guardare
LE COSE e il mondo da diverse angolazioni
Finché pioggia e sole mi batteranno in faccia
In un giorno d'estate senza sopraffarsi
Domani se suona la sveglia tu lasciami dormire
Domani se non sono sola tu lasciami sognare ancora...
[Domani L'Aura, da Okumuki (2006)]

[E domani forse andrà tutto bene. Domani forse avrò ancora voglia di metterci l'anima in ogni cosa e di vedere quanto sono fortunata, quante cose stupende ho, perchè so di averle. Domani forse non sentirò più il bisogno di scrivere un post così patetico e ingrato nei confronti di tutti quelli che ci sono e della mia vita..]

E sono sicura che lei ha tante persone accanto che le vogliono bene e che non è sola... ma mi spiace, soffro un po' nel leggere questo malessere che sta provando, che so che è passeggero..

[...e io non mi detesterò perchè non riesco ad essere la solita Cey in una giornata in cui tutti si sforzano di sorridere e sono stupendi.]

Le pessone sensibili (sto parlando di me) è come se avessero delle antenne potenziate al massimo, che captano tutti i segnali e li amplificano, "sentono molto di più" delle altre persone. Sono molto più ricettivi degli altri, si muovono con un minimo alito di vento..... questo le rende più FRAGILI, ma insieme molto più PREZIOSE.

[Sì domani andrà meglio e non ci saranno più post come questi che scrivere mi costa davvero tanto. Forse.]

Le sue sensazioni sembrano tanto le mie... che era l'anno 2000. Se è vero che le sue sensazioni mi ricordano tanto il mio inizio in un monolocale milanese allora, posso orare dire che...
Io penso che giorno dopo giorno, andrà sempre meglio... con difficoltà a volte, ma sempre meglio, fra alti e bassi certamente, ma sempre meglio..... fino ad un giorno magico in cui si accorgi che "tutto è a posto", che sei tu. E sei unica e vai bene così, anche con i difetti, e impari a perdonarti le cose che non vanno, ad essere di maglia larga per alcune cose e a riconoscere le cose che devono essere limate e aggiustate. Ma solo poche cose: perchè non è scritto da nessuna parte che tutto deve essere perfetto, che tutto deve essere ordinato e preventivato e ORGANIZZATO.

Ho imparato a capire che non tutto deve essere organizzato.
Ho imparato a non saltare pasto, e a tenere sempre una merendina nella borsa per le emergenze... perchè la stanchezza fisica fa brutti scherzi e ti fa vedere le cose più brutte di quelle che sono in realtà, dipinge tutto di nero.
Ho imparato a farmi una risata... si impara relativizzare tutto. Certo ci sono i grandi dolori e le grandi gioie, per il resto bisogna relativizzare tutto.
Ho imparato ad accettare che non sempre si è OK, ma va bene anche così, senza detestarsi, in mezzo agli altri che "si sforzano di sorridere e sono stupendi."
Ho imparato che NON SEMPRE è COLPA MIA, ma le cose accadono anche da sole....
Ho imparato a non vergognarmi più nella gioia che provo a ballare la mia canzone preferita da sola nella mia stanza, a saltare pensando solo alla musica e lasciando andare il corpo dove vuole, farcendo salti e piroette (anche se il mio corpo non è quello di una danzatrice nè quello di una velina... ma chi se ne frega!) perchè è il mio modo di dire: sto bene!!! sto bene!!! e seguo la chitarra sottolineando gli accordi e lasciandomi trasportare.... senza sentirmi patetica o ridicola.
Ho imparato che la famiglia è la cosa più importante, ma che può anche rivelarsi l'inferno sulla terra.
Ho imparato che non si può sempre essere allegre e splendide, ma Paolo Rossi mi strappa sempre una risata... anche quando ho il broncio.
Ho imparato che quando sono stanca devo riposarmi... se no va sempre peggio! Quando sono stanca non connetto più e vedo tutto nero.
Ho imparato che a volte bisogna “lasciare che le cose vadano come vanno”: in poche parole “lascia bollire”, a fregarmene un po’ di più, anche se sembra brutto dirlo, ma a volte bisogna fere così, per non impazzire.
Ho imparato a imparare dai bambini.
Ho imparato a pranzare alle 14, così posso sentire alla radio Fiorello e Baldini in Viva Radio 2.
Ho imparato a capire che è tramite i post dolorosi come quelli che ha scritto lei che si cresce e si diventa una "bella persona".

Io dico che sei sulla strada giusta. Coraggio, coraggio, coraggio. Accadrà.

E la vita in cui abiti
Niente meno e niente più
Sembra un posto in cui si scivola
Ma queste cose le sai meglio tu
Cosa vuoi che sia passa tutto quanto
Solo un po’ di tempo e ci riderai su
Cosa vuoi che sia... ci sei solo dentro
Pagati il tuo conto e pensaci tu
Chi ama meno è meno fragile: tutti dicono così
Ma gli occhi fanno quel che devono solo tu puoi non accorgerti
E il mondo che ti dice: tu pensa alla salute che c’è chi pensa a quello a cui non pensi tu
E il mondo che ti dice: tu pensa alla salute che c’è chi pensa a quello a cui non pensi tu
Cosa vuoi che sia passa tutto quanto
Solo un po’ di tempo e ci riderai su...

[Ligabue]

giovedì 5 ottobre 2006

Oggi deve essere una bella giornata...

è iniziata con il primo risveglio e il calduccio del mio gatto contro la mia gamba, siamo rimasti lì un po' a gustare entrambi la sonnolenza e il contatto reciproco

poi è continuata con la FOCACCIA

PUCCIATA

nel caffèlatte, per colazione.... la cosa più buona del mondo!

e la nipotina che con l'esperienza del suo 1 anno appena compiuto camminava balcollando per tutta la casa.... dicendo "BObo, Booobo"

e il sole sche splende come se fosse primavera....

e nella pagina del televideo 505 "Film di oggi" compare la scritta "Paura d'amare"

Paura d'amare (Frankie & Johnny 1991) di Garry Marshall con Michelle Pfeiffer,
Al Pacino, Hector Elizondo, Kate Nelligan

Oggi deve essere una bella giornata...

stasera mi guardo un bel film, un film d'amore, un film romantico... un film che fa sperare chi come me, SI SENTE come FRANKIE (Michelle Pfeiffer)

http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/pauradamare.htm

Vado a vivere questa bella giornata di sole.

martedì 3 ottobre 2006

Visto che non possiamo far altro, ridiamoci sù...

Scusate ma fino al 10 di questo mese i MIEI
PENSIERI CON LE ALI
il pinguino ha le ali e vola
sono così......
Mi sono mangiata le pellicine delle unghie fino al metacarpo... a sangue!
Speriamo...speriamo...

Neuroni a specchio.

Lo specchio nel cervello
Uno specchio nella mente

Dovete sapere che io sono una affezzionatissima di SUPERQUARK, la mitica trasmissione di Piero ed Alberto Angela. Cito da SuperQuark:

Neuroni a specchio.
Scoperta italiana delle neuroscienze, che potrebbe spiegare tante cose del nostro cervello in quanto, l’Imitazione è la base di tanti apprendimenti.

L’esempio forse più clamoroso dell’azione dei neuroni a specchio sembrano essere i Comportamenti automatici del neonato che imita i comportamenti, si spiegano così altri comportamenti involontari di imitazione fra i quali la Frenata a vuoto del passeggero, i calci in aria degli spettatori della partita di calcio....

È dimostrato da esperimenti scientifici che quando una persona osserva delle azioni eseguite da un altro indivisdio di attivano nel suo cervello le stesse aree che sono responsabili della esecuzione di quella stessa azione quando è lui a compierla.
Questo consente di comprendere le azioni compiute dagli altri come se fossero viste dall’interno, in pratica questo consente di relazionarci con gli altri, e di interagire con essi.

Professor Rizzolatti è lo scopritore dei neuroni a specchio:
"Il sistema dei neuroni a specchio non solo fa capire che uno sta prendendo un oggetto che m a fa capire anche l’intenzione, il perché una bambina cogli un fiore o piglia un sasso per gettarlo o rompere una noce?
Questo sistema ci dà non solo che cosa fa ma anche l’intenzione e quale sarà la sua mossa successiva e questo deve essere stato probabilmente il vantaggio evolutivo che ci ha portato i primati ad avere questo sistema e questo è molto bello perché permette di spiegare in termini neurali molto semplici un processo che teoricemante è estremamente complesso cioè capire le intenzioni degli altri.
Successivamente abbiamo visto che il sistema dei neuroni a specchio vale anche per le EMOZIONI.
I neuroni a specchio sembrano spiegare moltissimi comportamenti emotivi per es. la tristezza che sorge alla vista del dolore altrui ...
Le emozioni create dal balletto e dal teatro ...
L’ansia e la tensione dovuta all’osservazione di altri impegnati in azioni pericolose ...
Le reazioni suscitare da situazioni non molto eleganti come i conati di vomito ...
Il coinvolgimento nelle parti degli attori generato al cinema da scene particolari ...
Per dimostrare le basi neurologiche nel coinvolgimento delle emozioni altrui è stato fatto un esperimento dell’olfatto.
Cose succede quando una persona sente un’odore? A vari studenti posti dentro un apparecchio di risonanza magnetica è stato fatto fiutare un cattivo odore. Gli spessi hanno visto proiettare immagini di persone disgustare dal cattivo odore
In una parte del loro cervello si attivavano le stesse parti, sia quando fiutavano l’odore sia quando vedevano la reazione emotiva di disgusto nelle facce del filmato.

Quindi io capisco le emozioni degli altri perché io stesso mi emoziono, nel momento in cui io vedo emozione in te anche io ho la stessa emozione.
L’esperimento dell’odore è stato allargato al sentimento del dolore.
È stato dimostrato che noi abbiamo un sistema di empatia con gli altri, nel momento in cui gli altri soffrono soffriamo anche noi.
Questo sistema dei neutonoi a specchio ha a che fare anche con l’altruismo?
Assolutamente, questo è una prova che noi abbiamo una base naturale per l’altruismo.
I neuroni a specchio sarebbero anche implicati nelle emozioni create dagli altri dal loro senso del tatto.
Quando osserviamo il corpo di un altro venire toccato non lo vediamo elusivamente con la parte visiva del nostro cervello, ma anche con la parte tattile. Quando vedo il corpo di un altro che viene toccato si attivano nel mio cervello le stesse regioni che normalmente si attivano quando io vengo toccato.

domenica 1 ottobre 2006

Sassi della Liguria

Questa è una mia foto, l'ho scattata io alla mia collezione dei SASSI della LIGURIA. Non mi ricordo più in quale spiaggia di quale città della Riviera.... ma mi ricordo che avevo il sole alla destra che mi ha scottato la spalla. Mi ricordo che, quando la sera siamo andati via, avevo raccolto sassi selezionati e scelti, per me preziosi, e un ragazzo che "non ha detto niente" mentre io caricavo 2 chili di sassolini nel mio zaino, ma dentro di lui si chiedeva che personaggio strano ero..... e cosa mai ci avrei fatto con un gruppo di sassi bianchi, verdi, rossi e neri.

Sassi colorati raccolti su una spiaggia della LiguriaIo penso che solo la Liguria ha sassi così diversi e colorati, arrotondati dalla forza perpetua delle onde del mare.