Ho fatto un giro sul sito
Mymovies, sito di recensioni cinematocrafiche.
Alla festa di Roma nella sezione Extra c'è il nuovo film di Marco Bellocchio
Sorelle, leggo la trama e la recensione... mi piace! è strato girato a Bobbio.
S’INTITOLA «SORELLE» ed «è un documentario nostalgico e scherzoso su alcuni componenti della mia famiglia o grandi amici d’infanzia, o sulla città di Bobbio con il suo bel Trebbia, insomma un album di ricordi....». Così, il regista Marco Bellocchio riassume commosso la storia del suo film, che presenterà alla Festa di Roma nella sezione «Extra». Il film è interpretato, tra gli altri, da Donatella Finocchiaro e Pier Giorgio Bellocchio. «Sorelle» sono tre episodi di una stessa storia «girati in tre anni diversi, 1999, 2004 e 2005 e raccontano di una bambina, Elena, della sua crescita — continua il regista —. Il film narra di chi va e di chi resta, di continui ritorni e ripartenze dal paese natio e dalla vecchia casa di famiglia. Un giorno, la mamma di Elena decide di portare a vivere con sè a Milano la figlia e da lì si evidenzia tutto il difficile rapporto familiare. Per comodità ho girato a Bobbio, nella stessa casa de "I pugni in tasca": è perfetta, il tavolo su cui mangiano Elena e Sara è lo stesso su cui ho mangiato anch’io da bambino».
Nel sito c'è una bella foto di quella che io conosco come la zia di Ernesto, sorride anche lei.
Rimango ferma a guardare quel
viso che per qualche strana magia mi ha colpito sin dalla prima volta che l'ho visto. Forse mi ricorda nei lineamenti e nei capelli la mia cara pro-zia.
Sono quelle signore gentili e dolci che per me, sanno di "casa", sanno del mio paese, della mia terra. Appena le ho viste sedute al tavolo rotondo in casa Picciafuoco, sconcertate davanti al quadro del nipote, io mi sono persa, nel tentativo di focalizzare perchè quel viso, quel modo di parlare, quel accento sapevano di casa.
Il suo
viso fa rivivere nella memoria una
piccola piazza del mio paese, con una cartoleria che fa angolo, a fianco alla pettinatrice. Quella cartoleria, che ora è stata ristrutturata, con l'arredamento di legno scuro, che quando entravi sentivi quel buon odore di matite e di carta nuova. Il
viso di quella Sorella mi ha richiamato alla memoria quella vecchia cartoleria della mia infanzia quando (allora non esistevano i centri commerciali né i supermercati). Da piccola andavo lì e mi sembrava il posto più bello del mondo perchè si respirava aria di disegno, di libri e di matite.
Sai Sorella, quella cartoleria si trova in
Piazza San Rocco, dove c’è un arco romanico apre la via del borgo storico.
Quella piazza c’è ancora: è la piazza San Rocco.
Voglio raccontarti una cosa ...
Questa estate uscendo da un negozio mi sono fermata al bordi della piazza a prendere la bicicletta. Mi giro e, con mio sommo divertimento... lo vedo... l’arco antico del borgo storico!
Come fa la canzone?
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