giovedì 18 gennaio 2007

Ø∞ Cielo e terra a confronto Ø∞ (Odio la cialtroneria)

Cielo e terra a confronto.
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Ø "zero" e "infinito" ∞ accanto.

Quando mi stai vicina, questa è la sensazione. Quando mi parli. Vedo il fondo di un baratro. Perché c’è differenza fra essere semplice ed essere vuota, perché c’è differenza fra essere inesperto e tonto, fra naturale e inetto.
E lui se n’è accorto, e te lo ha detto.... nulla di più vero e schietto. Dovresti temere invece le persone che pensano che sei stupida, banale e tonta e non te lo dicono.
Io da parte mia mi scompiscio dal ridere... Questo è quando mi parli e fai i tuoi discorsi senza senso, parli senza considerare i pro e contro, senza fare inferenze, senza immaginarti le conseguenze delle tue azioni.

In questo caso, il mio collega si sbagliava: non è che i giudizi vengono dati a priori in funzione di.... ma è che vi meritare lo grado più basso per la vostra voglia “di far niente”, il vostro menefreghismo, il disinteresse e la noncuranza, in poche parole la SCIATTERIA.
Guardo sul vocabolario il significato di sciatteria:

Lemma sciatteria
Sinonimi/Contrari 1 (l’essere sciatto) Sin. sciattezza, trasandatezza, trascuratezza, incuria, negligenza, disordine Contr. cura, accuratezza, scrupolo, diligenza, ordine
2 (cosa sciatta, atto di persona sciatta) Sin. sciattezza, raffazzonatura.



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Io credo nella persona che vuole fare fino in fondo le cose in cui crede, anche scalando una montagna se è necessario. Gianni Amelio, regista.


Brani tratti da una Intervista a GIANNI AMELIO (regista): Mio padre, precario a vita

Ora sta lavorando a "La stella che non c'è", il film intepretato da Sergio Castellitto .....
.... il protagonista scopre che nella macchina che i cinesi hanno comprato e installato c’è un difètto, un pezzo, una “stella“, che non c’è. E parte per la Cina, senza sapere in quale delle tante acciaierie del paese la macchina sia stata installata, per cercarla e riparare il guasto, correggere l’errore.

«È un film contro la cialtroneria -‚ ci ha raccontato Amelio -. Un film sulla necessità di fare le cose bene, qualsiasi cosa. Il protagonista è una sorta di Don Chisciotte che combatte non contro i mulini a vento, ma contro un vizio radicato nella mentalità di oggi, l’approssimazione. E che crede ancora nella manualità, nel fatto che la sua presenza sia indispensabile per riparare la macchina. Sono due perciò i sentimenti che lo muovono: l’idea che ancora oggi con le mani si lavori meglio che con cento macchine e l’orgoglio di un lavoro ben fatto. Ma - aggiunge il regista, che è già stato raggiunto a Shanghai dal protagonista, Sergio Castellitto -‚ questo è il tessuto interno, lo spinto del film, che ha un andamento spesso leggero, picaresco. E che richiede, prima di tutto, una lettura istintiva, emozionale».

Nostalgia come possibile chiave di lettura, ecco Bonavolontà che si batte contro la cialtroneria, il pressappochismo, contro un attuale diffusamente “fatto male”, ossia lontano da ogni principio etico (le leggi di mercato) a spese di masse operaie i cui frutti imitativi si riversano sulle bancarelle di ogni-dove. E che spaventa l’Occidente economico; le griffe imitate che insorgono sono solo la punta dell’iceberg.

Brani tratti dall'articolo
Amelio: Vincenzo non pretende tanto dalla vita, vorrebbe solamente che in questo mondo, sia in Cina sia in Italia, ci fosse rispetto per l'uomo, per la persona. Lui detesta la cialtroneria, l'approssimazione.
Mi permetta di aprire una piccola parentesi che riguarda il suo lavoro. Molti giornalisti hanno una specie di comandamento, che dice: "ricordati che domani, nella pagina dove tu hai scritto l'articolo, incarteranno il pesce". Io ritengo che questa sia una pessima maniera di guardare al proprio mestiere. Nel momento in cui si scrive, a mio avviso, bisognerebbe pensare che quella pagina venga letta da qualcuno e che non serva solo ad incartare il pesce.
Beh, Vincenzo è una persona che la pensa in questo modo. Quando egli si mette in testa di fare una cosa, decide di farla al massimo delle sue capacità, con il massimo dell'impegno. Purtroppo lui si trova in un mondo dove tutti fanno le cose come capitano.
Per esempio: lui raccomanda ai cinesi di non usare la fiamma ossidrica per smontare la macchina poiché l'impianto si potrebbe danneggiare. Loro invece usano la fiamma ossidrica per fare prima, per accelerare i tempi. Vincenzo pensa e spera in un mondo che sia a misura d'uomo, a misura delle persona. Non è un caso che io lo veda sempre con le mani indaffarate ad aggiustare qualcosa. Aggiusta una macchina da cucire; all'inizio del film, di testa propria, costruisce la centralina danneggiata, e verso la fine del film tenta anche di aggiustare un giocattolo di plastica.
Si tratta di una persona che rivendica l'ingegno del singolo, opponendosi ad un mondo che va avanti a creare delle imitazioni, non dei prototipi. Come accade oggi in Cina, che commercia un milione di esemplari che sono però tutti finti, solo delle mere riproduzioni.

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