mercoledì 30 agosto 2006

EROE ED ANTIEROE.

EROE ED ANTIEROE.

Sono stufa di eroi perdenti, sono stufa di gente che alla fine di tante fatiche non ha il meritato premio, ma il premio gli viene tolto da sotto il naso.
Non è giusto . Già la realtà non è giusta, già nella vita reale noi persone normali dobbiamo lottare contro le ingiustizie e le delusioni.. Al cinema io voglio sognare che esista o che POSSA esistere un mondo più giusto, dove il buono trionfa, dove il cattivo paga.
Dove le centraline idrauliche finiscono al loro posto e fanno funzionare l’altoforno come si deve.
Come dovrebbe essere in un mondo giusto.
Io penso che i libri come il cinema abbiano un ruolo anche costruttivo, come le favole.
I film sono le favole di noi grandi, e tutte le favole hanno un “succo della storia”.
E possibile, che una gemma di quel insegnamento rimanga nel cuore di uno spettatore, ne basta solo uno. E se questa gemma col tempo fiorisse?
Ci sarebbe un eroe che vive vicino a noi, tutti i giorni. Potrebbe aiutare te, o anche te.

Quell’idea di sincerità e di onestà e di una ricompensa più grande di tutti gli sforzi fatti può rimanere nel cuore di uno... ne basta solo uno. E far nascere in lui il piacere della giustizia e della onestà. Di non cedere alle furberie o agli espedienti.
So che a molti di voi questo può sembrare innocente e infantile, ingenuo.

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida

a K.

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio di un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un'anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma...


(Eugenio Montale, Ossi di seppia)

martedì 29 agosto 2006

I miei pensieri hanno le ali, è proprio vero, tanto che alle volte volano via e non riesco a tenerli... mi scappano... si lanciano in picchiata, mi arrivano vicini, ma planano via e si allontanano troopo velocemente per poter essere fissati.

Devo imparare a volare insieme a loro.

Ho aperto il libro di chimica a caso, per ripassare. Vediamo un po’ se so le cose.
Si è aperto sul capitolo della chimica inorganica:
“Il ferro e le sue leghe”. C’è lo schema del funzionamento dell’altoforno dal carico dall’alto con i rottami di ferro, al crogiolo, dalla reazione chimica di riduzione del minerale di ferro alla fusione della ghisa..
L’acciaio è una lega di ferro e carbonio.


Ho letto tutto bene il paragrafo seduta alla mia scrivania e ho iniziato a pensare a te, Vincenzo Buonavolontà.
E leggo:
....Il ferro che esce dall’altoforno non è ferro puro, ma una lega contenente ferro e 5% di carbonio, le ghise, se la % di carbonio è minore si hanno gli acciai, se la % è ridotta a meno dello 0.5 si ha il ferro dolce cioè ferro praticamente puro.


Ho sentito che Castellitto ha chiamato Vincenzo un meraviglioso fesso.

Non sono d’accordo con lui. Vincenzo non è un fesso.... fessi saranno gli altri, quelli che al suo posto rimanevano a casa, si spaparanzavano davanti la tv a crogiolarsi nella autocommiserazione di aver perso il lavoro.
Ma lui no, non è un fesso. Ingenuo, sì. Un uomo di altri tempi. Un gentiluomo. Un nobile cavaliere. Ma fesso no, non lo chiamare così, Sergio, non se lo merita. Non se lo meritano tutti gli uomini “perbene” che ....
Puoi chiamarlo meraviglioso ingenuo, ma l’ingenuità non vuol dire essere fessi.
Non so, mi ha dato fastidio sentire quel aggettivo... come se lo avesse detto a me, come se mi avesse offeso da qualche parte in un profondo che non so collocare....

MI sono girata di scatto... “Ma fesso sarai tu!” Mi sentivo offesa, e per un attimo volevo difendere Vincenzo e tutto quello che lui ha in comune con me. La camminata col borsone... anche io da tanto viaggio da città in cità portandomi dietro un borsone con le mie cose più preziose e una centralina idraulica.

A nome di tutti i “cuori puri” che credono nei sogni, che credono che si può costruire un mondo migliore, a nome di chi tutti i giorni lotta con onestà e con senso del dovere.... Sergio, non chiamarci fessi.

Dubbi e tolleranza

Credo che il mio gatto e i miei cani mi capiscono molto più di quello che io cerco di fare con loro.
Credo che la vita sia tutta una commedia teatrale, ma senza le prove generali.
Credo che la vera forma di ricchezza sia quella di poter “fare la pennichella d’estate dopo pranzo”, altrimenti detta, pisolino, siesta, riposino.
Credo che... ”Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità” della poesia di Pablo Neruda.
Sono convinta che si può comunicare che solo con uno sguardo e con un gesto.
Mi sento una vittima quando incontro una persona egoista
Perdo l’orientamento quando incontro una persona arrogante e talmente sicura di sé, da non avere neanche il minimo dubbio che forse sta sbagliando.

Perché invece ammiro le persone che hanno dei DUBBI, che mai nulla è fisso e prestabilito. Fanno progetti ma questi mutano in itinere, a seconda delle idee che nascono estemporanee.
Penso che le persone che costruiscono sopra i loro dubbi , le loro indecisioni, siano da stimare e siano delle persone che possono costruire tanto; ma questa è una qualità che nasce dal possedere un’ intelligenza elastica e duttile, adattabile e aperta.
Perché i quesiti e i dilemmi lasciano lo spazio alle novità, ai cambiamenti, permettono la flessibilità e la ……. che solo le persone aperte ed elastiche sanno percepire.
Non a caso queste persone sono anche tolleranti verso gli altri.

lunedì 28 agosto 2006

“Il cane sciolto”

Il problema è che devo imparare a perdonare a me stessa. Perdonare gli errori,
mi sa che finché non mi perdono, non troverò la mia armonia, la mia stabilità.

Non tentare di smuovermi, ci ho messo tanto tempo ad accettare la mia vita così come è, e a stare in equilibrio, che sarà anche quello che sarà,
ma è il mio equilibrio e me lo tengo da conto, perché, anche se per molti sarà
una schifezza, per me è l’unico che ho.



Non riesco a dormire stanotte, oggi è stato un lunedì strano.
Non ho fatto fatica, e quando non faccio fatica, non mi sento compiaciuta del lavoro fatto e non mi sento appagata di me alla fine della giornata.

Dopo la domenica bestiale di ieri, stamattina mentre mi facevo il caffè, ascoltavo il telegiornale e ho sentito che sta arrivando un nuovo tornato nel golfo del Messico, la tempera è stata chiamata ERNESTO.
Boom! Pietrificata.

....è stata una giornata piena d’emozioni contrastanti e altalenanti, la coincidenza dell’uragano Ernesto dopo tutto quello che è successo ieri, poi la puntata di “La storia siamo noi” dedicata a Fausto Coppi che mi ha interessato e anche commosso, poi nel pomeriggio la piccola perla del film comico “Papà diventa mamma”, con Aldo Fabrizi, Ave Ninchi e Carlo DellePiane .... film esilarante.
Stanotte non riesco a dormire... una giornata strana perché piena di piccoli segni.


Come mi sembrano lontani i giorni brutti della mia vita... lontani e faticosi. Oggi c’è molta più luce, più serenità. Ho ripensato al buio di quando mi preparavo la mattina alle 6, per andare a Novara. Davvero! Anche pensandoci e ripensandoci, e guardando da tutte le angolazioni (come faccio sempre io, o almeno cerco sempre di fare...), non riuscivo a trovare un motivo per andare con entusiasmo. Non riuscivo proprio a farmelo piacere.
Mi sentivo molto infelice.


STANOTTE, quei giorni mi paiono lontani e invece sono passati solo 8 mesi.
Ripenso a quando a Milano mi sono messa a piangere al telefono con mia sorella, e lei talmente agitata voleva prendere la macchina e venire da me.

Oggi ho più paura, ma ho anche più speranza, più desiderio, ho addosso la paura delle cose nuove e incognite. Sapete, mi sono spogliata di tutto, per vestire dei nuovi panni
Che vorresti sapere subito come finirà, ma sapendolo ti rovini tutto il divertimento. Ho avuto il coraggio di andare tutto al diavolo (e mandare tutti al diavolo). A dire la verità mi pento di non averlo fatto prima. In realtà, dal mio punto di vista sono stata una codarda.

Stanotte non riesco a dormire, e scopro su Rai2 la replica di un vecchio film-tv: “Il cane sciolto” con Sergio Castellitto.
Ho rivisto il vecchio motorino Garelli con cui arriva al Palazzo di Giustizia... c’è il telefono che fa ancora DRIN DRIN, scrive con una macchina Olivetti, sarà un secolo fa? È incredibile come alcuni piccoli particolari ti riportano indietro nel tempo, molto più del viso giovane da ragazzino di Castellitto.
Mi viene sonno, sto crollando, ma vengo prepotentemente chiamata in causa dal dialogo fra il magistrato De Santis e la ex-moglie, biologa naturalista di nome Anna.
Una biologa di nome Anna?

Za-za-zan, una scarica elettrica nel cervello come una centrale elettrica... non avevo mai incontrato in vita mia un personaggio “biologa di nome Anna” come me.

- Ma povere bestie ormai gli danno la caccia con i sonar, gli ecoscandagli, le bombe di profondità. Ma tu lo sai quante balene ci sono rimaste nel mondo?
- No, tesoro mio, non lo so, ti confesso che non me importa neanche un granché. [...]Ora non ti puoi occupare della bambina per 3 mesi, e... no eh! Non è giusto!
- É un caso di forza maggiore, te l’ho detto, lo sai che non siamo tanti esperti di balene.
- Auguri e complimenti per la tua carriera di veterinaria!
- Non sono una veterinaria!!!!
- Biologa, tanto sempre di bb- bestie si tratta! Io voglio sapere chi si occupa di Miki [figlia], mentre tu te ne vai girando per 3 mesi nei ghiacci del nord in cerca di pesci in via di estinzione! Eh!

Za-za-zan, nel cervello... le balene non sono dei pesci, sono mammiferi! Ho ricevuto una scossa elettrica nel cervello! Tipo centrale elettrica!

- Dai ti prego, Dario, non litighiamo ora!
- Scusa... scusa
- ...e poi le balene non sono dei pesci! (ridendo)
- Il fatto è che anche io mi sento un pochino in via di estinzione... (lei sorride) e non sono neanche una specie protetta come le tue balene...
- Povero Dario, non hai nessuno che si occupi di te.
[...]

Così i miei meccanismi sinaptici si sono rimessi in moto e non ho più dormito, ho seguito tutto il film-tv, con la storia di una madre che dopo tanti anni cerca ancora una risposta alla morte della figlia, e lui trova un testimone che muore e gli lascia un quaderno rosso con le sue memorie... fino alla scritta “Fine prima parte”.

Come....COMEEE! Oltre il danno, la beffa!!!

MANNAGGIA! Mò che faccio?

Stanotte metto la sveglia per vedere il finale della storia? Voi che dite?
A dir la verità, meno male che ho incontrato stanotte questo film-tv “Il cane sciolto”, mi è piaciuto il magistrato De Santis e il giovane Castellitto, mi ha alleviato e liberato dai miei pensieri notturni d’insonne. Ora mi sento rinfrancata e confortata. Grazie! mi ha fatto sorridere...


Sono state 2 giornate strane, piene di segni e coincidenze, iniziate con un film di Sergio Castellitto e finite con un film di Sergio Castellitto.PS: grazie alla mia insonnia riesco a vedere alla tv delle belle trasmissioni, che la programmazione rilega in orari inaccessibili, come Cinematografo, Sottovoce... e altri programmi culturali. Oltre a vedere le vecchie serie tv, che ai tempi non avevo visto, come stanotte.


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domenica 27 agosto 2006

Domenica "Ernesto"

Sabato sera ho rivisto “L’ora di religione” dopo esattamente 1 mese che non lo vedevo, esattamente dal 26 luglio giorno del mio onomastico. Ma forse ho scelto la serata meno adatta, infatti....
Domenica è stata una giornata in cui mi sembrava di stare dentro il film. Questa è la domenica della festa patronale del paese con processione, banda, vespri e tutti gli annessi, e io ero furibonda... ma andiamo con ordine:
  1. Festa patronale, e per me vuol dire ricordi, sotterrati a fatica, che ritornano alla luce di quando mia madre ci vestiva da angioletti e Gesù bambino, e noi ci facevamo la processione sul carro con la madonna circondati da tutti i vasi dei fiori. Immaginate dei bimbi in età scolare e prescolare sotto il sole di agosto con tanto di alucce di cartone, a girare per il paese in processione, cosa che durava tutto il pomeriggio.
    Per non parlare degli anni successivi, insomma una giornata in cui preferirei sparire, e invece mi tocca partecipare al classico pranzo con tutta la famiglia, che è tradizione in questa domenica (peggio del natale).
    Solo la giornata per me è irritante: Non voglio ricordare!
  2. La sera prima è avvenuto un fatto per me gravissimo. Ma solo per me... perchè mia sorella non ha detto nulla, ma lei è più cedevole. Mia madre ha portato la nipotina, alla funzione in chiesa dopo cena. All’inizio la bimba era tutta contenta credendo che fosse una passeggiata col gelato, ma poi si è messa a piangere per la noia e la stanchezza. La sera me la vedo arrivare in lacrime... e io (ovviamente) ero stata tenuta all’oscuro. Questo per me è una lama.... perchè non posso sopportare che quella donna allunghi le sue grinfie anche sulla nipote.

    Non so dirvi se ero più arrabbiata o più sofferente.

    Sergio Castellitto Ernesto Picciafuoco Ora di Religione
    E vorrei avere anche io la libertà e l'autorità di dire: "Lascia stare Leonardo! Eh...." [Sergio Castellitto - Ernesto Picciafuoco in L'ora di religione]

  3. La mattina mentre scendo per colazione, trovo una bomboniera, una bella scatola bianca col fiocco: testimonianza della stupidità umana, e segno della superficialità in cui sta annegando la società. Inutile oggetto, simbolo solo delle cose vuote e vane, prive di significato, scatola bella fuori, ma svuotata di ogni significato dalla ricchezza in cui stiamo vivendo. Io odio le bomboniere perchè soldi inutili bruciati in nome di una tradizione che oggi non ha più ragione di esistere, che secondo me, non ha più significato, come tutta la consuetudine estetica del rito nuziale e le tradizioni legate alla celebrazione del matrimonio.

Tutte scatole belle ma vuote, belle fuori, ma senza contenuto, simboli ormai inutili...

Alla vista della bomboniera m’incazzo... e faccio colazione con lo stesso muso imbronciato di Franco Elica [Sergio Castellitto in Il regista di matrimoni], al matrimonio della figlia, nella prima scena del film, fra tutti e due ci manca la nuvoletta dei fumetti sulla testa, piena di teschi, segni strani, bombe accese, parolacce... e poi siamo a posto.


Insomma, in poche ore si è srotolata una sequenza di eventi che..... Fra “L’ora di religione” e “Il regista di matrimoni” non sapevo come sarebbe andata la giornata, mi sembrava di stare a metà, di vivere in mezzo ai 2 film in una zona di comune competenza. Ad un certo punto del pomeriggio mi sono detta: Qui devo solo di aspettare per vedere il finale. Non sapevo se andare a finire nelle fauci dei cani Rotwailer o davanti alla spada del conte Bulla.

Ovviamente sto esagerando, ma il concetto spero sia passato...

Ma comunque il mal di testa ora ce l’ho io , non Ernesto!!!


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sabato 26 agosto 2006

Io sono come

Le mie radici affondano nel colore dei fiori sfolgoranti nei prati
nel profumo di muschio, di terra bagnata e delle ginestre,
nella ritmica musica dei grilli e delle civette.

Le mie radici affondano nel mare di bionde spighe sussurranti al vento
nella sorpresa di frutteti carichi di doni, nei nobili filari delle vigne
nel folto bosco di vetuste querce,
che copre e segna l’azzurro del cielo.

Le mie radici affondano nell’onda delle colline multicolori
coperte dalle nebbie settembrine,
nei brillanti di brina rilucenti ai primi geli,
nell’incanto della neve che scende silenziosa e che tutto fa tacere.

Io assomiglio ad un arbusto selvatico che affonda le radici nella terra e innalza al cielo i rami profumati di resina e ricchi di frutti.

Ad un arbusto somiglio, in cerca del sole e dell’acqua, da rifugio agli animali al tramonto, che dona ai passeri i suoi frutti, perchè questa è la sola strada verso la sopravivenza, ma teme l’essere umano che ha dimenticato che anche lui ha bisogno di acqua pulita, di terra pulita e di sole.

I cavalli

Come i cavalli le persone si dividono in:
cavalli da tiro,
cavalli da corsa
e i purosangue...

Io penso proprio di essere un cavallo da tiro. Posted by Picasa

Il mio buongiorno!

Ahhh, che bello svegliarsi e fare colazione con Magnum PI

 Posted by Picasa

venerdì 25 agosto 2006

Ieri ero isterica, oggi ho il cervello fuori... come un poggiolo!
Ho il cervello completamente fuso...
Sono rimasta con solo una stalattite e una stalagmite in testa, tutto attorno è il vuoto!

giovedì 24 agosto 2006

La pecora nera

Oggi, non so che prendermi una MEGA camomilla, o prendere una
testata nel muro per perdere i sensi.....
per porre fine a questo mio isterismo di oggi.
Ora vado a picchiare la testata contro il muro così vedo se si spacca il muro o si spacca la testa.

Oggi me ne succedono di tutti i colori...
il gatto mi sveglia all'alba, dopo che ho dormito pochissimo, mi accorgo che ha vomitato, mi rovescio l'acqua addosso tentando di pulire, mi cade la coperta dal terrazzo e per fortuna non è caduta sulla merda del cane, tocco una cosa e la faccio cadere, viene il prete a benedire la casa.... poi il gatto, non si sa se spaventato o no, piscia nel corridoio, è tutto un pisciare di qui e vomitare di là....insomma è l'isterismo totale... ed è solo mezzogiorno.
Come dice il dottor House:
- Hai ammazzato qualcuno?
- No, ma è ancora mezzogiorno, faccio sempre in tempo.


Non esiste uno stand-by anche per il cervello che mi impedisca di muovermi e pensare... [ che puzza di piscio di gatto, ma allora ha pisciato anche qui!!! ]

... mi da fastidio tutto, compreso me stessa.!!!
sono stufa, sono stufa...
mi piacerebbe vivere per un poco la vita di un altro per vedere se è lo stesso inferno che a volte ho dentro di me
solo per un pochino, non sarebbe utile sentire cosa sentono gli altri, pensare con un'altra testa, avere un altro carattere.
Solo per un pochino....
Reagire in modo del tutto inaspettato solo perchè non sei più tu, ma sei un altro.
Avere altri ricordi... avere un altro atteggiamento... andare in vacanza solo per in pochino da me stessa, e dai muri che sento dentro...
Solo per un pochino.

Magari riuscissi a uscire dal PERSONAGGIO. Avere altri ricordi, non sentire più questa "mancanza" che ti taglia le gambe.
Oggi, sono stata di nuovo insultata da quella donna che mi ha voluto presentare al prete, e presentandomi mi ha dipinto ( inconsapevolmente, perchè lei é così...) come una incapace, disgraziata, una buona a nulla che non ha combinato niente di buono e che mai niente combinerà.
Magari riuscissi a uscire dal PERSONAGGIO.
Capite che in queste condizioni bisogna avere una LEVA forte per auto sollevarsi, una carrucola doppia, un argano a motore....
Magari riuscissi a uscire dal PERSONAGGIO.
Un relitto senza valore che deve solo sprofondare, ecco come mi fa sentire: proprio lei ti taglia le gambe... ti fa sentire una nullità,
Magari riuscissi a uscire dal PERSONAGGIO.
perché ti presenta agli altri come lei ti vede, una inetta, una che ha sbagliato tutto, che è solo una stupida, solo perchè non sei come lei ti vorrebbe... E io mi sento da schifo.
Aiuto!! dove è la falla, presto che arrivi MC GYVER, che lui sa tutto e aggiusta tutto!

Arriva... è un MC GYVER camuffato da Elisa, con la voce meravigliosa di Elisa che mi canta:
GIFT, il DONO
Nell'altra stanza, sono l'altra ragazza,
sono un'altra dei tuoi bambini
è quest'altra faccia, quest'altro nome, sono l'altra ragazza,
voglio essere nell'altra stanza
quando mi chiami, quando mi chiami

il tuo dono ricevuto attraverso questo mio corpo, è vivo così vivo

Sto sanguinando gioia, ancora serena,
sto aspettando la pazienza
vivo qualcosa di bello, semplicemente non pensando troppo in fretta,
sono ancora qui, voglio essere nell'altra stanza,
quando mi chiami, quando mi chiami.

il tuo dono ricevuto attraverso questo mio corpo, è vivo così vivo

I miei segreti adesso sono cose che posso toccare,
questa è complicità, abbraccerò
quest'uomo senza volto...semplicemente vola.

il tuo dono ricevuto attraverso questo mio corpo, è vivo così vivo
il tuo dono ricevuto attraverso questo mio corpo, è vivo così vivo
il tuo dono...sta donando...quanto ricevendo, è ricevuto...
[Elisa “Gift” da Asile's world (2000)]

Per la cronaca, ha detto: è laureata, sì... vive qui, non è quella sposata, lei non è niente.
Lo hai rifatto. Tanti anni fa, mi avevi presentato ad una compaesana, come : studia... ma non si sà, sì... prende il massimo dei voti, ma non conta.
Lo hai rifatto. Solo che ora è diverso: io ho le spalle larghe, ma ho meno tempo.
Sono la pecora nera.... ma ora me ne vanto!!!
.....
Ma di questa cosa, ne parleremo un’altra volta. É una storia troppo lunga e complessa... e dolorosa. Non ne ho voglia ora, non ho voglia di ricordare. Non ho più voglia di ricordare.
Grazie Elisa, non sono uscita dal PERSONAGGIO, MA mi fai star meglio. Questa canzone è meravigliosa (come molte tue canzoni).
Mi scioglie i nodi dentro.
Ritengo che la tua voce, Elisa, sia una delle più belle che io abbia mai sentito.

mercoledì 23 agosto 2006

Noi siamo figli delle stelle

Leggo nel libro di Astronomia:
Noi non siamo in grado di misurare la luminosità vera di una stella, cioè la quantità di luce che emette, ma solo la luminosità apparente, cioè quella che riceviamo.

......proprio come per le persone: non conta la luminosità assoluta, ma quella che gli altri ricevono.

voi ridete... ma "il problema sussiste ed è grave!!"
è da un po' di tempo che mi ripeto questa frase...
...ma la fame d'amore la si può curare
dannazione con le parole
che fanno male,
fanno ragionare,
ma non guarire...
[Cesare Cremonini Le tue parole ]
prima del 20settembre abbattetemi se vedete che soffro troppo!!!!

M'illumino d'immenso


....assorbe la pena , consola aiuta. Non si può essere imparziali, davanti alla natura; in natura tutto e colorato, non è grigia, è la moltitudine dei colori con tutte le sfumature. Per questo la natura è generosa, ci regala tutto.

Che usi cervello e abbia un cuore grande.

Mi attira un uomo dolce,….che usi cervello e abbia un cuore grande.

Perché non importa che tipo di intelligenza hai (pratica, teorica-astratta, tecnica, creativa)
se usi il cervello che hai, va bene sempre;
se hai un cuore grande,
tutto viene di conseguenza perché un cuore grande

ESIGE

di essere usato, un cuore grande fuoriesce,
non può starsene fermo,
e tu non puoi fare a meno di usarlo.
Chi possiede un cuore grande è automatico che lo usi sempre e comunque.

lunedì 21 agosto 2006

DVD

C’è un DVD che è dentro al lettore DVD del mio computer da 3 mesi e 9 giorni...
Sorrido, perchè ormai quello è il suo posto.


- La mia vita è uno strano film...
- Posso entrare?
- Sì, ma ricorda bene che se scegli un personaggio, non lo cambi più.

Magari riuscissi a uscire dal PERSONAGGIO. Avere altri ricordi, non sentire più questa "mancanza" che ti taglia le gambe.

L’ironia del destino vuole che io sia ancora qui a pensare a te
nella mia mente flash ripetuti, attimi vissuti con te.
E’ passato tanto tempo ma tutto é talmente nitido,
cosÏ chiaro e limpido che sembra ieri...IERI
Ieri, avrei voluto leggere i tuoi pensieri
scrutarne ogni piccolo particolare ed evitare di sbagliare,
diventare ogni volta l’uomo ideale...
[Raf Infinito]

Lucio Battisti


Ieri alla tv ho visto BATTISTI che cantava questa canzone, mi ha incantato e ho sentito che per me non era solo una canzone... ho sentito la musica che avevo sempre sentito da qualche parte dentro di me...
Quell’immagine in bianco e nero, e i suoi capelli ricci... mi ipnotizzavano e mi sentivo come trasportata in un mondo parallelo...
sentivo una sensazione strana che andava aldilà della bella canzone... la sua voce aveva qualcosa di particolare e unico che avevo da sempre sentito......
Sono andata su internet a cercare l'anno di uscita del disco, era il 1971 quando io nascevo...
questa canzone mi ha sempre accompagnato con la sua magia, e oggi ne ho avuto la conferma e la prova!
Mai nessuno come Battisti sa incantarmi con le sue note.
Grazie Lucio... per me tu sei e sarai sempre speciale! ETERNO

Anno 1971: il singolo più venduto del 1971 è Pensieri e Parole

PENSIERI E PAROLE

Che sai di un bambino che rubava
e soltanto nel buio giocava
e del sole che trafigge i solai, che ne sai?
E di un mondo tutto chiuso in una via
e di un cinema di periferia
che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai?

Conosci me,
la mia lealtà
tu sai che oggi morirei per onestà.
Conosci me,
il nome mio
tu sola sai
se è vero no
che credo in Dio.

Che ne sai tu di un campo di grano
poesia di un amore profano
la paura d'essere preso per mano che ne sai?

L'amore mio - che ne sai di un ragazzo per bene
è roccia ormai - che mostrava tutte quante le sue pene
e sfida il tempo - la mia sincerità per rubare
e sfida il vento - la sua verginità
e tu lo sai -
sì tu lo sai - che ne sai.

Davanti a me
c'è un'altra vita
la nostra
è già finita
e nuove notti
e nuovi giorni
cara, vai o torni con me?

Davanti a te
ci sono io
dammi forza mio Dio
o un altro uomo
chiedo adesso perdono
e nuove notti
e nuovi giorni
cara, non odiarmi se puoi...
e questa canzone per qualche magia o qualche barbatrucco strano, deve aver guidato tutta me stessa e la mia vita.

C’è un DVD che è dentro al lettore DVD del mio computer da 3 mesi e 9 giorni...

Sorrido, perchè ormai quello è il suo posto.

- La mia vita è uno strano film...

- Posso entrare?

- Sì, ma ricorda bene che se scegli un personaggio, non lo cambi più.

A.G.

domenica 20 agosto 2006

Alcuni film sono delle MAGIE

“Questo genere di certezze si provano una volta sola nella vita…”
“Eravamo legati a doppio filo come più non si poteva…”

Ci sono dei film che sono dei regali, perché contengono un qualcosa di cui tu hai bisogno proprio in quel momento.

Sono delle MAGIE

che si accorgono che tu stai male e corrono per curarti, per salvarti, per darti quello di cui tu hai bisogno nel momento in cui ne hai bisogno.

È il caso de I ponti di Madison Country, che ho rivisto questo pomeriggio. Lo avevo già visto anni fa e sapevo che era un film ben fatto, ricco di emozioni e ben recitato, ma rivederlo oggi è stato una sorpresa.
Mentre in altri periodi lo avrei snobbato come troppo melenso e romantico, questo pomeriggio, invece, mi ha curato quella mancanza che avevo dentro, ha riequilibrato quel delicato sistema di Yin e Yang che è la nostra emotività, come una medicina magica.
“Lo sai perché faccio il fotografo… e che questo lavoro doveva portarmi qui. È come se adesso, tutto quello che ho fatto in vita mia, io lo abbia fatto solo per arrivare qui da te e se … se adesso penso che devo partire senza di te… io…..”

È un film fatto di “piccole cose”, un vestito nuovo, una lettera, una fotografia, una collana, simbolo di una grande storia d’amore.
É un film non gridato, ma sussurrato, come il silenzio dell’acqua che scorre in un greto pieno di arbusti, dove lui scende per scattare le fotografie la prima volta che si incontrano.
È un film fatto di silenzi, di sguardi, e di gesti che parlano meglio di 1000 parole, che racconta della noia di una vita in campagna, di un amore che nasce, di una scelta difficile perché coinvolge i tuoi cari, di un segreto tenuto per tutta la durata di una esistenza.
È un film che scorre “lento” con il ritmo del mondo contadino e della campagna, dove è ambientato. E si sa che la natura fa le cose lentamente, senza fretta, ma lavora con costanza e perseveranza; così si dà inizio alle cose grandi e solide.
È la storia di un INCONTRO: il film contiene quella dolcezza e quel trasporto del proposito più bello del mondo, quello dell’incontro.

Mi piace essere trasportata in altri mondi.

Quando sono ritornata, mi sentivo più felice, più serena come se avessi portato via da quel mondo la dolcezza e la forza di quel racconto, di quel incontro e di quel sentimento, a mo’ di souvenir, da tenere sempre con me.
Sarà che a me i film con ambientazione bucolica mi piacciono sempre.... sarà che Meryl Streep e Clint Eastwood sono stati bravissimi... sarà che ho bisogno di credere che l’amore esista e che esistano gli incontri folgoranti e che esistano ancora uomini capaci di amare più di qualsiasi altra cosa, e cuori che sentano che quella persona è la persona più importante della tua vita.
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venerdì 18 agosto 2006

ancora coincidenze

Oggi è il tuo compleanno, ci ho pensato ieri mentre facevo il bagno.
Oggi ho pulito e lavato la camera, la mattina. Al pomeriggio ho fatto le prime 50 pagine. Più o meno, non so se le ho fatto bene... ma l’importante è iniziare.
Oggi sono avvenute 2 coincidenze:
1- Ho iniziato oggi, il giorno del tuo compleanno, questa lunga strada. Questa sfida per me importante, e rischiosa. Una volta fatto il primo passo, non resta che continuare. Portami fortuna tu che hai una buonavolontà...
2- Oggi ho studiato le stelle ...

giovedì 17 agosto 2006

Aiuto, mi manca l’aria.

Ho imparato a riconoscere il tuo viso stanco la sera.
Forse sto diventando davvero la tua compagna. A.G.

Stanotte mi sono svegliata, in piena notte, fuori c’erano i tuoni. Il mio gatto mi dava il tormento, perchè voleva mangiare. Ho pensato che queste sono le cose belle, quelle cose che bisogna

FERMARSI

e godersele il più possibile.
Mi piacciono i tuoni, mi piace il temporale... e come quando sei arrabbiata e hai voglia di spaccare tutto e fai esplodere la rabbia... e allora spezzo matite, rompo piatti, do calcioni alle porte, ribalto la scrivania a piedi all’aria. Un gran bel temporale. É bello il bagliore del fulmine e la pioggia forte: sto sempre ad ascoltare

il rumore della pioggia ... un suono ipnotizzante
e mi piace quel odore di aria umida ed elettrica ... un respiro puro e purificatore.


Mia nonna diceva che i tuoni erano il signor fulmine e la moglie saetta che litigavano. Il fulmine tornava a casa e trovava la polenta per cena, lui che odiava la polenta si arrabbiava così tanto con la moglie tempesta che urlava e gettava il paiolo della polenta giù, causando il rumore del tuono.

Cara nonna Lina... cari nonni tutti... quanto mi mancate!

studio

...tanto è inutile far lavorare il mio cervello quando non ne ha voglia...
devo studiare ma è inutile farlo quando ho il cervello in queste condizioni.....
è untile cercare di imporgli un dovere se non ne ha voglia, quando ho la testa che parte per la tangente, è tutto inutile sforzarsi e imporsi un dovere che il mio cervello sfugge!
IO NON RIESCO NEPPURE A COMANDARE AL MIO CERVELLO.... FIGURIAMOCI se gli altri riescono a comandare a me....
è proprio una barriera insormontabile per me!!!

L’hai voluto tu

L’hai voluto tu, perché io non sono cattiva come hai sempre voluto farmi credere e come volevi far credere agli altri.

L’immagine di te e della tua irritazione riaffiora, quando io sono arrabbiata e mi spaventa.
Non voglio comportarmi come te.

Voglio strappare questa mia reazione dal mio comportamento istintivo.
Perché tu hai creato i miei fantasmi di oggi che mi porto dietro, perché tu me li hai lasciati come eredità. Quella che sono ora è solo il ricordo del passato, i suoi prolungamenti... quel lungo e doloroso processo di autoliberazione.
Tu hai preparato il terreno per la mia catastrofe interiore.

Per nascondere le tue mancanze, dai la colpa agli altri. Rigiri sempre la frittata e sei molto brava a farlo. Su qualsiasi argomento rigiri la questione, in modo che tu hai sempre ragione e io ho torto.
Ho sempre mal sopportato quel tono di verità inconfutabile con cui sentenzi le tue frasi, le tue opinioni su persone e avvenimenti.
Le tue parole cadono come delle MANNAIE, anche quando dici: —Faccia quello che vuole. Lo dici con disprezzo e odio, si capisce che in realtà stai dicendo: —Al rogo, al rogo!

martedì 15 agosto 2006

Agitazione elettrica


Arriva il temporale: che scompiglio!
Avete mai provato quella strana sensazione di agitazione che vi prende? É un senso di inquietudine e di leggera sofferenza alle braccia e alle mani.
Che succede? C’è il temporale; o sono agitata per qualcosa, o è il mio modo per sentire fisicamente la gioia? È un rimescolamento dello stomaco, uno scuotimento delle emozioni che ti dà una leggera nausea.
Mi capita alle volte. All’improvviso arriva questa sensazione di euforia. Non so se sia normale ... tipo di smania e concitazione!
Può essere mattina, o la sera dopo cena. Non so che cosa scateni questo; ma è un turbamento strano. Ti fanno male le dita delle mano e hai voglia di fare qualcosa, spinta dalla gioia e non riesco a stare ferma.
Non è ansia, o meglio è un’ansia, che ti far star bene, non porta paura con lei. Come di qualcosa che sta per accadere, come di una elettricità nell’aria...
Mi piace perchè stasera mi è arrivata questa irrequietezza, dopo che ho parlato al telefono con te, cara Marta.

Dedicato a Giancarlo Giannini: attore chi sei

Dedicato a Giancarlo Giannini

Attore chi sei.
Sei l’uomo delle cose impercettibili...
Sei l’uomo che non c’è, l’uomo che manca.
Sei l’uomo che svanisce con l’ultima battuta e rinasce con un applauso.
E la sottile linea che separa la finzione dalla realtà... dimmi? Esiste davvero?
Tu che le attraversi in continuazione. Dicci! Com’è?
Chi sei tu che salti, ti giri, piangi, ridi, sali le scale, cammini, spari, muori e in una sera trafiggi tutte le emozioni dell’animo umano. Dì! Non ti stanchi?
E queste emozioni non ti trapassano?
Ma – chi – sei – tu - ?
con quei occhi azzurri che mi inchiodano allo schermo, che non posso muovermi come tu parli?
Sei solo un uomo. Speciale, forse. Forse?
Sei solo tecnica, solo talento? Un misto delle due cose condito con passione e desiderio di dare.
Perchè io vivo mille emozioni con te, e tu me le regali.
Ma chi sei tu? Sei la moltitudine, come essere mille uomini in uno.
Sei abituato a vederti come se fossi un’altra persona?
Creare una nuova vita e viverla, in un personaggio.
Hai soppesato ogni gesto, ogni parola, mai contento di te...
come in una osmosi tu passi qualcosa di tuo, di profondo e celato a lui, e tu scopri, grazie a lui, qualcosa in più che non sapevi di possedere.
Ma chi arricchisce chi?

domenica 13 agosto 2006

Ci sono cose che non si possano dire a parole.

Ernesto Picciafuoco Film L'ora di religione (Sergio Castellitto)
Ci sono cose che non si possano dire a parole (alias Koda fratello orso).

Siamo tre persone indecise. Sempre, estremamente. Ognuno di noi tre fratelli nella diversità dei caratteri e inclinazioni, é accumunato da una forte indecisione di base, questo ci lega e ci accomuna.

Io ho riconosciuto in te, Ernesto, lo sguardo con cui ho guardato mio fratello che diceva: “io sono sempre indeciso!” C'era rabbia nella sua voce, rabbia per una educazione imposta e repressiva che ha causato in noi danni di cui ancora oggi e forse per sempre pagheremo.
Per un attimo volevo abbracciarlo, il mio fratellino, come tu hai abbracciato il tuo fratellone, Ernesto.
Perché io so, noi sappiamo da dove viene quella personalità indecisa, incerta, ansiosa.
Tutto per noi è provvisorio... tutto è “aperto”, indefinito. Tendiamo a procrastinare le decisioni.

Un abbraccio che divida e mescoli la nostra comune debolezza.
Un abbraccio che sostenga e sollevi la nostra indecisione, che ha gli stessi natali e che ci rende zoppi. Ci fa fare tanta fatica in più. Ci fa perdere del tempo. Ci fa fare giri astrusi. Ci fa vedere gli altri come se avessero una marcia in più.

Ognuno di noi ha il suo modo di ribellarsi...

ad una donna ingombrante che imponeva ciecamente, che tarpava le ali,
che non permetteva di diventare ed essere se stessi,
asfissiandoci col suo modo di vedere “col paraocchi”...
Così si impedisce ad un figlio di sviluppare quella sicurezza in sé stesso,
che poi è la vera forza.

Fratellino. Tu laureato in economia perché occuparsi dei soldi e delle ricchezze materiali è il tuo modo di ribellarsi. Come Egidio.
Io che “combatto” come Ernesto. Io , la pecora nera, la bimba cattiva...
E nostra sorella, che per il quieto vivere si è rassegnata, per sopravvivere si è arresa. Come Ettore.

Io VEDO le due debolezze, fratello, e tu vedrai le mie...
Anche se non ce lo diciamo mai.

Ernesto Picciafuoco Film L'ora di religione (Sergio Castellitto)

sabato 12 agosto 2006

La sfilza dei perchè

perché... perché?
ti sei mai domandato perché ci chiediamo tanti perché...
perché gli altri vivono e io sto invece sto qui e mi chiedo il perché.
Perché che dicono “basta che se te stessa” come se fosse facile...
hai mai visto il casino che c'è in me?
perché c'è questo sole oggi che fa risplendere le colline e tutto sembra con i contorni nitidi e precisi.
Perché oggi in cielo c'erano nuvole soffici. Quando in cielo ci sono nuvole bianche e gonfie, io sono felice.
oggi in cielo ci sono le nuvole di Haidi e io mi ci perdo a guardarle, mi ci perdo gli occhi, io...

Perché oggi abbiamo portato a casa un un cane e prendersi cura di una vita è meraviglioso. Perché il mio gatto mi sta dormendo a fianco e il calduccio del suo corpo accanto al mio mi fa sentire invincibile.
Sento il suo peso sul fianco, la sua presenza , con lui vicono nella notte mi sento bene, mi sento forte.
Lui mi sta accanto perché vuole starmi accanto.

PERCHÉ HO FATTO UN PASSO IMPORTANTE, HO TAGLIATO I PONTI E ORA INDIETRO NON SI TORNA.

Perché mi sento sola a volte, e allora mi chiedo un sacco di perché.

Perché solo che ho un mucchio di difetti, e che non riuscirò mai ad esprimere tutte le cose belle che ho dentro.
Perché devo cercare quel delicato punto di equilibrio fra l'accettarmi così come sono e il voler cambiare gli aspetti del il mio carattere che non mi piacciono.
Perché ci sono anche le cose in te che non vuoi cambiare, mentre ci sono altre sfaccettature che intuisci non vanno bene, non riflettono bene la luce: vuoi provare a smussare le e levigarle.
Perché il cane sta abbagliando in giardino ai daini e ai cinghiali che vengono a mangiare e nel frutteto e i miei campi vicini.
perché stanotte
perché sono come un albero, certe volte maturo dei bei frutti, mentre a volte i bruchi mi mangiano e io ne soffro.
Perché stanotte c'era luna piena.

Armonie di vita: grazie Lucio.

Lucio Battisti, Io e la mia nipotina.... (anni 4) = GIOIA DEL CUORE

Vengo a prenderti a casa per passare la mattina insieme.
Nella mia macchina, la radio suona una canzone, c'è la portiera aperta e il volume è abbastanza alto per sentire in sottofondo la musica anche fuori dall'abitacolo. Tu scendi le scale e mentre ti avvicini alla macchina, esclami:
- Che bella questa canzone...

Presto attenzione...
che giorno è
che anno è
questo è il tempo di vivere con te...

Grazie perchè mi obblighi a fermarmi ad ascolatare la vita che scorre.
Grazie perchè richiami sempre la mia attenzione sulle cose fondamentali.

Grazie perchè mi ricordi sempre che tu sei il mio giardino di marzo.

E grazie a te, Lucio, che sei eterno... una bimba di 4 anni ha sentito la tua musica e l'ha trovata bella.

Test personalità

Ho trovato un sito con alcuni test di personalità !

☺☺☺☺☺☺☻☻☻☻☻☻☻☻☻

Test animale:
il tuo carattere corrisponde al Delfino. Sei una persona allegra e ti piace giocare.
Difetti: ingenuità

venerdì 11 agosto 2006

Nei giorni tristi

Nei giorni tristi
Arrivi sempre tu a salvarmi
Arrivi a mi salvi dalle mie implosioni
Quando sto cadendo
Quando sto precipitando
Negli anfratti del vuoto trasparente
Arrivi e sei la luce
Mi prendi e mi sollevi

Arrivi sempre in tempo a salvarmi
Sei la luce che brilla e rischiara
Limpida e pura
Sei quella che mi salva dal precipitare... Non so come fai...
Arrivi sempre giusta in tempo
Mi impedisci di precipitare!

Oggi ho paura. Tu stai cantando la canzone de
I tre porcellini mentre colori il disegno della casa di Haidi.
Sai la canzone quasi tutta a memoria.
Ti ascolto.

Dicotomia

Dicotomia. DOPPIO

e alle volte mi sento così dicotomica.... da spezzarmi in due! ma ora ho imparato a fare l'equilibrista, ogni tanto barcollo un po'... ma tutto lo fanno (solo che spesso non lo dicono).
La grandezza della persona sta nel recuperare l'equilibrio.
Sono una equilibrista che vacilla, oscilla.... tentenna, ondeggia. E resisto, sto in bilico nella dicotomia.

Come Joe il temerario: L'ARTE E L'ARTISTA

Ci sono canzoni che per qualche strana ragione ti rimangono nel cuore.
Forse perchè guariscono e completano una cosa che ti manca e in quel momenti tu sanno dare quello che ti manca é il caso di Joe il temeraio di RON. L'ho sentita stasera e mi ha riportato a tanti anni fa. La ascolto raramente ma ogni volta mi trasporta in un altro mondo. Forse perchè mi ha sempre fatto immaginare un ragazzo che volava libero, come volevo essere io.

...stessi occhi scuri stessi capelli...
... potessi darmi un bacio, presto dammi un bacio....

per me è stata sempre , sin da piccola, una canzone speciale che si intrufola nei labirinti del mio cuore, nei meandri delle mie emozioni e mi colmava quei vuoti e quei interstizi che ognuno si porta dietro.
La bravura dell'artista è quello ri sentire, e riconoscere queste emozioni e sensazioni, forse quello che loro chiamano ispirazione.... e poi TRADURLO in una canzone un libro, un film, una immagine, per portarlo a tutte le altre persone.
L'arte è infatti, trasportare queste emozioni che l'artista ha cercato di ingabbiare e imagazinare. Cambia il tipo di vettore, che puo essere la musica, il cinema, le immagini, la parola scritta. Sono solo mezzi diversi , con regole e tecniche diverse, che certo bisogna conoscere, per comunicare, per portare agli altri le proprie emozioni. Gli artisti bravi, sono quelli che riescono a ingabbiare e immagazzinare questi sentimenti,emozioni e i sentimenti, e le idee e i pensieri e questi pensieri, e farli arrivare, passarli allo spettatore, una volta arrivati si liberano ed entrano in noi, diventano parte di noi, ci arricchiscono dentro. Per questo l'arte è ricchezza, la vera ricchezza.

L'artista penso sia prima di tutto una persona molto sensibile e lungimirante, che sa catturare un lampo di luce, un pensiero, un sobbalzo del cuore, lo sente, lo comprende, lo fa suo
e te lo spiega

Per questo il bravo artista, e la vera arte è quella che ci fa pensare, riflettere, che ci emoziona, che dopo anni è sempre viva. Anzi CRESCE giorno dopo giorno nella memoria.....

"voi sapete vedere cose che gli altri non vedono, siete dei visionari"
[Marco Bellocchio da Il regista di matrimoni]

....siete quelli che escono dalla grotta di Socrate e vedete la luce esterna, poi ritornate dentro e spiegare a noi quello che avete visto.
Sono gli artisti bravi che ti fanno dire "è vero, è proprio così, ha ragione!" una volta visto o sentito ti sempra un concetto così semplice e immediato...... limpido e trasparente! perchè l'artista lo ha portato alla luce, è andato a prenderlo in un posto dove noi non possiamo arrivare e te lo ha portato e.... te lo ha spiegato in modo semplice e chiaro.

Per questo penso che l'arte, qualunque sia, sia sempre un regalo.
Perchè è un veicolo di emozioni e le emozioni non hanno prezzo. I pensieri e i sentimenti racchiusi in un'opera d'arte non si possono comprare... si possono solo capire.

Importante è per l'artista avere qualcosa da comunicare, esso esprime quello che sente, quindi arte e comunicazione sono strettamente legate.

La danza, come il cinema, la letteratura, e le immagini deve raccontare qualcosa, non deve essere fine a se stessa.
Perchè è una scatola bella e colorata, tu la apri e trovi dentro il CONTENUTO. L'arte è una scatola solo che deve essere PIENA.
A volte trabocca.... di significati e di contenuti. Il capolavoro è una misteriosa ARMONIA di 1000 fattori, un mescolamento equilibrato.....

Mi piace LA DANZA perchè i movimenti esprimono i sentimenti e sottolineano la musica.


giovedì 10 agosto 2006

’’Anna, mi leggi Novecento? Mi piace tanto quando leggi Novecento.’’
Il più bel complimento che mi abbiano fatto ... e in quella magia di te ad occhi chiusi che ascolti ed io che leggo, anche noi siamo stati cullati dall’Oceano.

Io penso che le storie debbano finire bene tutte.

Io penso che le storie debbano finire bene tutte.
Anche se non c'è il finale chiaro e limpido e lieto, ci deve essere una speranza, una strada tracciata verso un futuro migliore nelle traversie che il protagonista ha passato nella storia.
Perché, vedete, io posso sopportare tutto, i brutti inizi, i prologhi tragici, le turbolenze nel percorso, anche gli sbalzi d'aria, mi va bene tutto, ma non posso sopportare di CATTIVI FINALI, i brutti finali, dove chi ha la responsabilità di un comportamento vile e disonesto sopravvive e anzi vive ancora meglio, chi invece è giusto e sincero di solito di solito muore o paga le conseguenze per tutti.

Cosa vogliamo insegnare con le nostre storie? ad essere degli approfittatori e calpestare ogni concetto e il sentimento per poter vincere?
oppure vogliamo dare un lieto finale a chi si comporta secondo le regole del vivere civile e etico e morale? che comprende anche la generosità, la tolleranza, il rispetto delle proprie idee e degli altrui pensieri, il senso di giustizia, di responsabilità.

In troppe storie l'umile inerme... - pensateci un po', nei libri, nei film - soffre o muore o comunque è vittima di chi mente, di chi è codardo, di chi pensa solo al proprio vantaggio è al proprio rendiconto.
Per questo il film dovrebbero finire bene anche quando parlano di situazioni dolorose o difficili. per dare la speranza che con il dolore e la rassegnazione non si ottiene nulla di buono, e anche le

ANIME STANCHE

sei fiduciose e coraggiose otterranno un “premio”, un premio di giustizia per le loro azioni giuste.


Accanto ai personaggi c'è lui, il poeta, la sua funzione è quella di
interpretare ed esprimere i sentimenti degli uomini... ed ascoltare il cuore
degli uomini: ai quali, se non è stato concesso il privilegio della parola e
della cultura, non è stato negato e intorno dei sentimenti più nobili...

La gente deve ridere. Di dolore e bruttura del mondo ce n'è anche troppo, perché ormai abbiamo paura di tutto, senza che tu ci tormenti con i tuoi fantasmi.
Ridere è la medicina, come dice Tiziano Terziani nei suoi scritti. Mentre Gigi proietti dice che far ridere e un dono di Dio. Bisogna "spiegare" alla gente, bisogna sublimare con una storia che abbia un significato positivo, dove la lealtà paga, dove vince chi è sincero, onesto e coraggioso.

I film in fondo sono come le favole, sono favole che noi grandi, storiie che divertono e che devono insegnare qualcosa. Io penso che oggi, chiunque crei una storia dai misteriosi intrecci nella fantasia, che avete presente che forse, a livello inconscio sta dando un'esempio.
Bisogna iniziare almeno negli scritti ad

IMMAGINARE UN MONDO PIÙ GIUSTO E PIÙ VERO.

Ci vuole coraggio, bisogna scrivere una storia con una finalità, bisogna avere più coraggio nel raccontare.
Mi piacciono le persone che trovano entusiasmo e trascinano di persone nella loro vitalità. Chi prova l'ebbrezza, chi si lascia trasportare è una persona viva e libera. Così penso che bisogna scrivere storie con entusiasmo, che traboccano entusiasmo, che siano una botta di vita per tutti quelli che la ricevono. Una botta che rimbomba di forza ed energia, che ti fa vibrare l'anima ittita coraggio per agire, per fare... che ti dia l'esempio della giustizia.

L’isola che non c’è

Abito all'isola che non c’è, si arrivi percorrendo lestrade di FAUSTO e SERSE COPPI.
Sono le strade di FAUSTO e SERSE COPPI.

A sud della città, aldilà dello scempio fatto dai grandi centri commerciali, c'è un paese, il più vicino con la stazione del treno e i negozi, il medico e le scuole dell'obbligo.... se prosegui verso Genova, al secondo semaforo (non ti puoi sbagliare perchè in paese è piccino), gira e lascia la strada statale e poi vai diritto verso est... all'incrocio segui la freccia con lo sfondo marrone: "Le strade di Fausto e Serse Coppi". Prendi quella strada e vai sempre avanti, è la strada che porta a casa mia... è la strada di Fausto e Serse Coppi.
Fausto Coppi
Fausto Coppi
Fausto Coppi
Fausto Coppi
Fausto Coppi
Fausto Coppi

In questa terra fra Castellania, Busalla, Bobbio...


In questa terra fra Castellania, Busalla, Bobbio, è casa mia.
In questo angolo fra Piemonte, Lombardia e Liguria, un posto che non interessa nessuno, è iniziata la mia storia.
Fra Busalla, Bobbio e Novi Ligure le colline si fanno ripide e aspre. Le valli sottili e torrenti passano fra le rive scavandole.
I versanti disegnano nel cielo un contorno gonfio e soffice, e le cime delle colline sono appuntire e verdi, di un verde intenso, dato dai boschi di querce e olmi.
Alberi che si infittiscono a formare boschi intricati dove è facile perdersi, alberi buoni per il legno, le castagne e i funghi.
Terreno dove l'uomo è in minoranza, dove i paesi sono piccoli, quei paesini con una piazza e una via, e basta.
Per km e km tutto è verde e natura, tutto è nel dominio delle leggi naturali crudeli o no che siano. Ho guardato su google maps le foto satellitari e mi sono spaventata: per decine di km, una intera regione senza strade, paesi, come un deserto fatto di alberi che deserto non è, è pieno di vita, la vera vita, quella che dà la vita anche a noi.
Se uno si perde lì in mezzo può solo aspettare e sperare che i pompieri o la forestale vengano a cercarlo con l'elicottero.
....é bello guardare le colline, il giorno dopo la pioggia,le coste e le pendici sembrano "morbidose" come nuvole verdi, il loro contorno è GONFIO di chiome, e le chiome piene zeppe di foglie, e le foglie piene zeppe dell'energia del sole.
Io prendo la mia energia da lì, da queste foglie da questi alberi. Perchè la natura cattura l'energia del sole e te la regala. La regala a tutti ma non tutti riescono a riconoscerla ,non tutti sanno assaporarla , non tutti riescono a trattenerla.
In questa terra di confine fra piemonte, lombardia e liguria, oggi il sole splende forte, io riconosco ogni ondulazione delle mie colline che non si curano delle frontiere che gli uomini hanno tracciato fra le regioni.
Come Lucia riconosce i suoi monti.... cime ineguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti......
Ogni onda nel profilo delle colline mi culla, e mi abbraccia, il "denso" verde mi riempie gli occhi, le radure senza alberi ormai sono gialle per l'erba che ha completato il suo ciclo vitale. Là dentro, nel fitto del bosco, è pieno di vita! è la vita, la vita vera, di migliaia di esseri viventi.
Il frinire delle cicale mi accompagna e non mi lascia mai sola, è un sottofondo per me rilassante e confortante, la mia colonna sonora, insieme ai canti del picchio, delle tortore e dell'usignolo, la sera.
Qui cresci con la natura dentro, il bosco nel cuore, le pendenze ti insegnano che ci sono le salite ripide ma anche le discese a controbilanciare.
I pendii franosi ti insegnano a contare solo sulle tue forze, i burroni ti dicono che se hai qualcuno vicino è meglio..., chine, costoni, dirupi di terreno argilloso detti calanchi, che con il loro biancore, in alcuni punti, danno al paesaggio un aspetto lunare.
Perché ho i CALANCHI dentro, che mi dividono l'anima, e non so come fare per guarire.... so che le lacrime fanno male, ancora più male perché l'acqua scorre sulle argille di questi terreni e scava ancora di più l'anima, scava e scava ancora.
Non bisogna piangere, non voglio più piangere!!!
Questa è la mia terra, la mia natura, i miei monti, i miei compagni.

Non dirmi che non ci sei stata mai
che non vorresti esserci nata mai
che preferisci rimanere solo qua
nella provincia denuclearizzata
a sei chilometri di curve dalla vita
e dire a tutti che sto bene , sto benissimo a sapere
che voi state bene insieme quando vi vedete
[Coccodrilli di Samuele Bersani]

mercoledì 9 agosto 2006

Ricordo di Fellini

“...In quel SORRISO che Fellini aveva sempre, c’era sì la paura della morte fisica, ma NON c’era il timore vero di scomparire per sempre, perchè sapeva che sarebbe rimasto IL RICORDO.”
Paolo Villaggio da una intervista su La7

Dove vai?

Ci ho messo hanto tempo per conquistarte la mia stabilità , il mio equilibrio.
Non mi toccate...... lasciatemi stare.

Perchè non ne ho più voglia di combattere con persone che non capiscono e non possono capire.
Sapete quale è la cosa che mi manda fuori dai gangheri? quando qualcuno mi dice che devo fare una cosa...
io non devo fare niente, io non voglio più fare le cose che gli altri mi dicono di fare!
voglio fare le cose che voglio fare, pagandone le conseguenze... e le cose che devo fare ma solo perchè IO penso che debbano essere fatte!

Il coraggio dei sogni, la razionalità dei sogni.
Dire le cose che mi passano per la testa, senza paura.
Quello che chiedo è la libertà di dire e fare le cose che sento. Solo questo desidero.
Questo blog è il mezzo per parlare, internet stesso è un mezzo di libertà.
Una volta credevo nel coraggio dei sogni, ora penso che sia più giusto dire la razionalità dei sogni.

Perché poco a poco
noi ti abbiamo dato ciò che hai sempre sognato
poco a poco
i desideri della tua vita sono lentamente diminuiti
poco a poco
devi dare tutto in tutta la tua vita
e ogni volta mi chiedo perché
sei veramente qui
Sognare la perfezione deve essere imperfetto
so che ciò sembra ridicolo ma è vero
il giorno è arrivato e ora devi accettare
la vita dentro alla tua testa che ti diamo
[ Oasis Little by little ]

lunedì 7 agosto 2006

Ho installato il gruppo di continuità per il computer, se va via la corrente … è la terza volta che un fulmine colpisce il tetto o vicino a casa….
Che stia prendendo la mira????

sabato 5 agosto 2006

Omaggio a Marcello Mastroianni

Example

Mi piace MARCELLO MASTROIANNI. Ho visto pochi film suoi, ma in ognuno mi ha affascinato. La prima cosa che ho notato in lui, e a cui ho prestato molta attenzione, mi ricordo bene, sono state

LE SUE MANI

Sò che è strano: di tutte le cose che puoi notare di Mastroianni mentre recita, l’ultima cosa sono la forma delle sue mani.
Eppure io ho visto subito questo: ha la forma delle mani di un uomo BUONO, di un uomo con un grande cuore, ecco! Questo non riesco a togliermi dalla testa.
La seconda cosa che mi ha colpito è

LA SUA VOCE,

il timbro della sua voce: dolce. Ha la voce di un uomo dolce, tenero e protettivo. É la voce che ti dice:” Non ti preoccupare...”. é la voce che ti culla... mi piace tanto la voce di Marcello Mastroianni.

Qualunque personaggio interpreti, in qualunque film, le sue mani e la sua voce mi danno la sensazione di un uomo semplice e gentile, un uomo tenero e buono, con un cuore dolce.
Penso di capire perchè è da tutti considerato un grande uomo.
Penso di capire perchè chi l’ha conosciuto lo rimpiange e ne sente la mancanza.

Marcello... Marcello è un bel nome...

PS: Se tu che l’hai conosciuto (tanto o poco), stai “veleggiando” in internet e sei capitato a leggere queste righe, hai voglia di lasciare un breve commento per valutare la mia impressione, allora grazie in anticipo.

Mi piacciono i film di Pieraccioni.

Mi piacciono i film di Pieraccioni. Sono semplici e simpatici, e hanno sempre un lieto finale. Dietro la facciata di storie divertenti, contengono sempre un “sugo della storia”, una saggezza che si scopre alla fine dell’avventura. Perché a volte non è necessario viverle le cose per impararne il senso, a volte basta leggerle o vederle al cinema.
E i film di Pieraccioni, mi piacciono perché alla fine si scopre sempre qualcosa di importante, prezioso e genuino a chi ha un animo da poterlo afferrare. Sono film fatti di cose normali, senza supereroi o gesti eccezionali, che parlano di in ragioniere che abita in un casolare nella campagna toscana, un falegname che si diverte a scrivere favole, di un gruppo di amici-coinquilini studenti a Firenze,
I film di Pieraccioni insegnano ridendo (..Ridendo mores)…. e ti fanno riscoprire la bellezza delle cose semplici e naturali. Come trovare la compagna di vita nella vicina di casa, come i passettini, quando sei triste, dove esiste ancora la rana delle favole…. sono freschi e chiari, come le canzoni della colonna sonora.
Mi piacciono le canzoni allegre e “spumeggianti” della colonna sonora:
in un film c’è Giudizi universali di Samuele Bersani (del 1996?), per me una dei capolavori della musica italiana, una delle più belle canzoni mai scritte...... potrei ascoltarla 100 volte di seguito senza stancarmi mai!

Troppo celebrare per capire che si può star bene senza complicare il pane
si ci spalma un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Togli la ragione lasciami... lasciami sognare in pace
Liberi come eravamo ieri dai centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e andare fuori
Come Mastroianni anni fa
Come la voce guida la pubblicità
Ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già.....
Troppo celebrare per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
si ci passa almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole....
[Giudizi universali di Samuele Bersani]
C’è la canzone “Every Day” di Daniele Groff (del 1999) che io ho sempre amato per la dolcezza che contiene e il trasporto con cui mi porta in un mondo incantato, e mi culla con un gusto dolce-amaro della chitarra elettrica “metal” e la delicatezza della melodia

Isole e navi che
portano ancora con se
uomini simili a me
io penso a te
c'è un'acqua qui che credimi
ne hai visti specchi oramai
ma non di certo così
si vede l'anima

e quella cena cena a lume di candela
con le tue labbra che sembravano di cera
è pur stata un'emozione o no?

everyday every warning sign
that you find that you left behind my love
take my hand and let me guide you tonight
let me listen to you whisper goodby
........let me listen to you whisper....
[Every Day di Daniele Groff]

Mi piace la sua voce che racconta i suoi sentimenti e le sue emozioni, e mi piace come l’umorismo si mescola ai suoi sentimenti e alle vicende della vita.
Rido sempre tantissimo…., con I laureati, con Il pesce innamorato e con Il ciclone. I film di Pieraccioni sono un po’ come me, fuori sono semplici e a prima vista anche ingenui, commedie dove si ride per torte in faccia o pappagalli che dicono le parolacce, ma dentro nascondono un cuore saggio.
Ma la canzone che mi fa più impazzire è ne “Il pesce innamorato”:
“Se usciamo a Natale.. facciamo il bottoooooo!”

Pa po pe, papapara, pa pa pa, pappara pa, pa po peee , pappa pa ra pa, pa po pee....
I'm calling out from Scatland
I'm calling out from Scatman's world.
If you wanna break free you better listen to me.
You got to learn how to see in your fantasy.

Scatman, fat man, black and white and brown man
Tell me 'bout the colour of your soul.
If part of your solution
isn't ending the pollution
Then I don't want to hear your stories told.
I want to welcome you to Scatman's world....
Pa po pe, papapara, pa pa pa, pappara pa, pa po peee , pappa pa ra pa, pa po pee.....
[Scatman'S World di ScatmanJohn]

venerdì 4 agosto 2006

Greg House

Una personalità scostante, ruvida, ma geniale...


Devo imparare a essere un po’ come il Dottor House.
Lui è un po’ il mio alter-ego... è tutto quello che io non sono.
Lui ha la cattiveria che mi manca. Quella autostima e quella sicurezza, quel coraggio di fare solo e sempre quello che pensa e quello che crede giusto... quell’arroganza mescolata all’ironia e alla fiducia e allo scetticismo.... ma nascosto sotto un cuore immenso e il coraggio di mettere in gioco tutto, la sua professione e la sua carriera per aiutare un paziente, una persona. ... e a noi lui piace perchè è cattivo e generoso nello stesso tempo; è maleducato ma altruista, fa il duro con gli altri, ma la sera è solo e si sente solo....
ma se gli chiedono -Tu vuoi piacere alla gente!, lui risponde - Non me ne frega neanche un po'!
Frasi da Doctor House M.D.
[Amico di House] -Sii sempre te stesso! Freddo, menefreghista, distaccato...
[House] -Ti prego nn mettermi su un piedistallo!

[House dopo la visita di controllo a un neonato] -Sta meglio
[Madre sollevata] -Grazie al cielo!
[House girandosi e sistemando lo stetoscopio] -Tecnicamente grazie a Alexander Fleming, è lui che ha scoperto gli antibiotici....

[Ragazzo che porta per l’ennesima volta il fratellino che si infila i soldatini nel naso]
-Sa, mio fratello non è tanto intelligente...
[House intanto che guarda dentro la narice] -Purtroppo, il DNA non perdona!

Pedalare fa bene al cuore, in tutti i sensi....

Pedalare fa bene al cuore, in tutti i sensi....

Adoro andare in bicicletta.

Pedalare.

Ti dà un senso di forza e di libertà. Sopratutto in primavera, quando non c’è nè caldo nè freddo, quando c’è la temperatura ideale, senza vento

e pedalo...

e quel bel sole di primavera che ti mette addosso la gioia di vivere e quel effervescenza di vita nel sangue tipica dello slancio vitale di tutta la natura, e quel fervore nei muscoli....

e pedalo....

E passi in mezzo a boschi e campi, passi sopra ponti che attraversano il torrente.

e pedalo....

É bello sentire la strada, sprofondare nel verde, fino ad essere inghiottito dalla natura e da tutto il suo mistero,

e pedalo....

ascolti tutti i canti e le grida di allarme degli uccelli, alcuni attraversano la strada in planata, altre volte non si accorgono che arrivi e continuano le loro attività.

Mi fermo a guardare una ghiandaia, è bella, con le sue ali blu elettrico che spiccano quando si lancia in volo....

Rinizio a pedalare....

É bello andare in bicicletta, perchè senti ogni singolo respiro, senti l’aria fresca che arriva ai polmoni, senti che riempi tutto lo spazio dei polmoni fino agli alveoli e senti il sangue che si ossigena, e ti sembra quasi di liberarti di tutte le sostanze tossiche che hai accumulato durante l’inverno.

Senti come rispondono i tuoi muscoli. Se sei in forma o no... e pensi, pensi.

e pedalo...

Hai tempo di pensare. Di stare solo con te.

e pedalo...

Ti accorgi che anno dopo anno il tuo corpo non dimentica l’allenamento dell’estate prima. Fai fatica il primo anno se parti da allenamento zero, ma poi accade che, ogni primavera, non riparti più da zero. Il tuo cuore ricorda, i tuoi muscoli sanno già cosa fare

e pedalo....

Mi godo le discese e il vento sulla faccia, affronto le salite dosando le forze, se riesco.... arrivo in cima spompata

MA pedalo...

.... fino a che non arrivi in un punto dove è intenso il profumo dei fiori di tiglio e di acacia.

Alzi gli occhi e li vedi, i fiori bianchi penduli dell’albero della robinia e ti passi in mezzo a quel profumo e vorresti inspirarlo tutto, come se volessi che entrasse a far parte di te.

É meraviglioso pedalare e arrivare a questo meraviglioso regalo.

È una bellissima sorpresa. Ti riappacifica con la vita. Ti scioglie tutti i nodi dentro.

Ti regala una serenità... in una frazione di secondo, ti ritrovi immersa dentro un mondo di profumi, inebriante, naturale, selvaggio e dolce insieme, che ti accarezza e ti abbraccia.

giovedì 3 agosto 2006

I grandi dolori hanno lo strascico.

Luoghi inviolabili
della memoria
soltanto gli orli un po' sfocati
ma così indissolubili
e così... troppo intensi da dirsi
dimentica quello che è stato
comunque non ritornerà
....
dimentica l'amore forse
anche il dolore passerà
dimentica le cose belle
e tutto il male sai di colpo sparirà
Ovunque io sarò
comunque mi resterà
qualcosa... di te

forse attimi ma... eterni

dimentica il dolore forse
l'amore ti ripagherà

dimentica tu fallo per me
che ancora non so... dimenticare te
dimentica perché
io ancora non so
dimenticare dimenticare...
[Raf " Dimentica " in Passeggeri Distratti 2006]

Quando ti senti uno straccio a volte arriva, non attesa, una canzone... e di colpo ti solleva... di colpo tutto il male sparisce, non si dissolve, ma rimane imbavagliato, legato... non ti può più nuocere.
Una canzone... a quale canzone hai pensato?
Capita di ascoltare alla radio, o alla tv, una canzone che si accorge di quel qualcosa che ti manca, si accorge di cosa hai bisogno e

corre da te.....
(...come dico sempre io quando gioco con la nipote di 10mesi)

La musica è come se ti aprisse una porta, ha il potere di spalancare LA porta che ti serve e tu rimani senza fiato a respirare quel vento, quell’aria pulita.
Teso, ero a pezzi ma un sorriso in superficie
nascondeva i segni d’ogni cicatrice
........
mi hai detto: “so che é un controsenso ma
l’amore non é razionalità...non lo si può capire...”
...........
Potrò mai dimenticare... dimenticare...
L’infinito sai cos’é? ... L’irraggiungibile fine o meta
Che… rincorrerai per tutta la tua vita,
“ma adesso che farai?... adesso io ... non so... “ infiniti noi
so solo che non potrà mai finire
mai ovunque tu sarai, ovunque io sarò
non smetteremo mai
se questo é amore ... é amore infinito
[Raf da Iperbole (2001) “Infinito”]

Il male che mi fai è forte e arrabbiato. É un pazzo chiuso in una cella che si dimena e spacca tutto. Lui non può uscire, può solo gridare e agitarsi là dentro, io non posso entrare: mi fa troppo male. É il male che mi fai, che mi hai sempre fatto, e che mi farai sempre. Con le tue assenze, con il tuo non capire, con la tua rigidità.
Devo solo tenere duro, tenere duro, finché non smette di gridare.
Scappo e vado via, mi allontano: tu neanche ti accorgi del male che mi fai, cerco di scappare per non darti modo di infierire, mi allontano mentre chiudo gli occhi per sopportare il male.
Sono forte, il problema è che ogni volta dopo io sono scesa di un gradino nella scala della stima (per me e per te), ogni volta scendo verso il basso.

“I grandi dolori hanno lo strascico.
Lo strascico non si vede subito, ma lo senti”

IL MALE CHE TU MI FAI HA LO STRASCICO... mi lascia sempre qualcosa quando se ne va, mi lascia la sfiducia, la paura, la rabbia, il dolore. Lo sconforto mi abbraccia e l’abbattimento mi toglie l’energia, nel senso dello svilimento nei miei confronti, che vuol dire svalutazione, sottovalutazione, la sottostima.... Mi fai sentire lo strascico e io ne me vado per poter respirare all’avvilimento che tu mi dai.
Oggi è arrivata una canzone a prendermi e a fare una iniezione di calmante a quel pazzo. Quella musica mi ha cullato: so che non mi può guarire, nè aggiustare tutto, ma mi aiuta, la musica mi prende per mano e mi solleva, non mi lascia cadere nello svilimento dove mi porti.
Mi tigli il fiato, mi togli la vita, tu donna.... mi togli le energie. Mi fai sentire umiliata e disperata: solo la rabbia mi impedisce di cedere.

mercoledì 2 agosto 2006

Sull'altalena

Mi piace giocare con te. Mi piace esser la tua compagna di giochi, e mi spiace quando sono troppo stanca e non sto bene, che non mi sento di giocare.
Mi piace quando andiamo sull’altalena insieme e ci teniamo alle corde.
Iniziamo a girare sotto l’albero di ciliegio: noi lo chiamiamo l’EFFETTO CARAMELLA.
Tutto intorno a noi gira e gira, alziamo gli occhi al cielo e i rami pieni di foglie fanno un girotondo talmente veloce che mi gira la testa, il sole va e viene sembra che abbia l’intermittenza, i suoi raggi si intromettono fra i rami e sembra che anche lui giochi con noi...

Mi piace quando una foglia diventa il biglietto della giostra.

Io ho l’idea, e tu l’afferri subito e non te ne dimentichi più. Mi piace quel tuo modo di apprendere immediato e istintivo.
Mi piace quando giochiamo insieme con una foglia che diventa il biglietto della giostra e l’altalena una giostra.

Coincidenze

Non so perchè, ma se c’è un limite nella vita io lo devo sempre superare. Sempre!!

Nella mia vita, ho notato, mi succede sempre quello che MAI mi sarei aspettata.
Accadono le cose più strane, come dico sempre io “fuori dall’umana immaginazione”.
A volte penso che dovrei creder di più alle COINCIDENZE.
Mi fanno sempre un po’ paura le coincidenze... mi fanno paura perchè è una cosa che non puoi controllare. Le coincidenze accadono e basta. Chi controlla le coincidenze? chi le rende possibili?
e perché accadono le coincidenze?
Sono positive o negative?Non si sa. Sono cose che nessuno può organizzare o comandare, le coincidenze sono inaspettate fantasiose. A volte, anzi spesso, fanno sorridere perché

SUCCEDE SEMPRE QUELLO CHE MAI TI SARESTI ASPETTATA.

A me succede sempre e a volte me lo ripeto riflettendo fra me e me. e ripensando agli avvenimenti del mio passato, e alle coincidenze a volte talmente subdole che lì per lì non ci fai caso, non le noti, ma che evidenzi soltanto dopo... col senno di poi.

Ho sempre un brivido che mi blocca quando mi accorgo di un fatto simultaneo, o di una uguaglianza con una determinata persona.
Aiuto! io non l’ho cercata, non l’ho voluta, non l’ ho preparata... che cosa mi sta dicendo? dove mi sta portando?
Mi viene in mente quella scena nel cartone Disney “Robin Hood”, in cui l’orso Little Jon, si ritrova, nel parapiglia, sopra una tenda che corre mossa dall’esercito di rinoceronti chiusi all’interno. Little Jon guarda davanti a lui e esclama: Come si giuda questo coso? Mentre il tendone fa lo slaloom.
Perchè se le coincidenze non le controlli, allora .... raddrizzo gli antennini, perchè qualcosa sta girando da sola e io ne sono l’oggetto, la ruota si è messa in moto, si è staccato l’ingranaggio e tu non ci puoi più far nulla.

Fra me e te ci sono tante coincidenze! Tante, troppe per poterle ignorare. Troppe cose che sono accadute, e che continuano ad accadere, come dei

SEGNI FRA DI NOI
UNA LINEA TRACCIATA, di sassolini come nella fiaba di Pollicino.

Un percorso di sassolini (coincidenze) messe apposta per trovare la strada... non resta che seguirli....
Dei collegamenti, cose che non sono dipese da noi: come dei collegamenti che ci uniscono, come dei fili invisibili che ci legano.

Leggo sul vocabolario i sinonimi di coincidenza: fatto simultaneo combinazione convergenza concomitanza sincronismo incontro caso, fatalità.
Mi colpisce il termine INCONTRO......
se ci pensate gli incontri che tutti noi possiamo fare nella nostra vita cono governati dal caso. dal puro caso. Fra le migliaia di persone che abitano in una città, fra le centinaia di persone che si spostano per lavoro e si muovono seguendo le vicende della loro vita, noi abbiamo la possibilità di incontrare uno o l’altro solo per casualità.
Lo ha detto anche Paolo Fox, un giorno mentre parlava degli INCONTRI durante l’oroscopo su Rai2: “L’amore è un fatto fortuito, un po’ come una lotteria”. E se lo dice l’astrologo......

Oggi ho pensato che ciò che noi chiamiamo coincidenze... “ se fossero niente altro che.... il pe che aggiorna la sua pagina internet, il suo blog? “
Come in Matrix, dove i deja vù sono i momenti di discontinuità quando Matrix cambia qualcosa nella realtà virtuale.
Riflettiamoci un po’.... meditiamo....

martedì 1 agosto 2006

L’edera di Roberto

Negramaro – Estate
intanto questa estate passa e passerà... vorrei che non potesse finire mai...

Dal terrazzo, viale alberatoRicordo delle vacanze al mare...
Sai, l’anno scorso, quando sono partita da Diano Marina, ho preso in rametto di

Rametto di erica in vaso
EDERA

dal vaso sul balcone dell’hotel. L’ho portato con me a casa per trapiantarlo subito in un piccolo vaso di terra.
Ho sperato che resistesse al trasporto e alla disidratazione, ho sperato che attecchisse e che la piccola radice riuscisse a crescere. Ho aspettato. Sapendo che l’unico modo per aiutarla era quella di lasciarla stare tranquilla, lasciarla appartata che facesse quello che doveva fare, che il primo getto di radice sentisse e trovasse nel piccolo vaso di terra, che gli avevo dato, tutto quello che gli serviva per crescere.... e lasciarle tutto il tempo che voleva. L’unica cosa è che spesso andavo a controllare se c’erano dei piccoli segni di appassimento, se vedevo i primi segni di sofferenza... non è che non avevo fiducia in te, piccola erica, ma avevo paura di perderti.

Dal terrazzo vaso di edera
Per me, sai, sei importante perchè ti ho raccolto nell’hotel delle vacanze, dove lavora Roberto.

Ho curato quel piccolo vasetto con un rametto striminzito di erica. Ho sorvegliato le tre foglie scrutando ogni piccola variazione e facendo il tifo per loro. Devi farcela piccola edera, devi farcela....
Ora il piccolo vasetto regge un robusto ramo di erica, pieno zeppo di foglie sane e giovani. E io non posso che fare a meno di sentirmi orgogliosa di te.

Ogni volta che scorgo quel rametto di erica dentro il suo vasetto penso al mare e mi vieni in mente te, Roberto, amico.


Sapere cosa c’è di più bello del ricordo del mare e di un amico? Un ricordo che vive e cresce.
Perchè la crescita di un essere vivente porta sempre gioia.

Mare Diano MArina

Ciao Mare. Ciao Roberto.