giovedì 17 agosto 2006

Aiuto, mi manca l’aria.

Ho imparato a riconoscere il tuo viso stanco la sera.
Forse sto diventando davvero la tua compagna. A.G.

Stanotte mi sono svegliata, in piena notte, fuori c’erano i tuoni. Il mio gatto mi dava il tormento, perchè voleva mangiare. Ho pensato che queste sono le cose belle, quelle cose che bisogna

FERMARSI

e godersele il più possibile.
Mi piacciono i tuoni, mi piace il temporale... e come quando sei arrabbiata e hai voglia di spaccare tutto e fai esplodere la rabbia... e allora spezzo matite, rompo piatti, do calcioni alle porte, ribalto la scrivania a piedi all’aria. Un gran bel temporale. É bello il bagliore del fulmine e la pioggia forte: sto sempre ad ascoltare

il rumore della pioggia ... un suono ipnotizzante
e mi piace quel odore di aria umida ed elettrica ... un respiro puro e purificatore.


Mia nonna diceva che i tuoni erano il signor fulmine e la moglie saetta che litigavano. Il fulmine tornava a casa e trovava la polenta per cena, lui che odiava la polenta si arrabbiava così tanto con la moglie tempesta che urlava e gettava il paiolo della polenta giù, causando il rumore del tuono.

Cara nonna Lina... cari nonni tutti... quanto mi mancate!

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