domenica 20 agosto 2006

Alcuni film sono delle MAGIE

“Questo genere di certezze si provano una volta sola nella vita…”
“Eravamo legati a doppio filo come più non si poteva…”

Ci sono dei film che sono dei regali, perché contengono un qualcosa di cui tu hai bisogno proprio in quel momento.

Sono delle MAGIE

che si accorgono che tu stai male e corrono per curarti, per salvarti, per darti quello di cui tu hai bisogno nel momento in cui ne hai bisogno.

È il caso de I ponti di Madison Country, che ho rivisto questo pomeriggio. Lo avevo già visto anni fa e sapevo che era un film ben fatto, ricco di emozioni e ben recitato, ma rivederlo oggi è stato una sorpresa.
Mentre in altri periodi lo avrei snobbato come troppo melenso e romantico, questo pomeriggio, invece, mi ha curato quella mancanza che avevo dentro, ha riequilibrato quel delicato sistema di Yin e Yang che è la nostra emotività, come una medicina magica.
“Lo sai perché faccio il fotografo… e che questo lavoro doveva portarmi qui. È come se adesso, tutto quello che ho fatto in vita mia, io lo abbia fatto solo per arrivare qui da te e se … se adesso penso che devo partire senza di te… io…..”

È un film fatto di “piccole cose”, un vestito nuovo, una lettera, una fotografia, una collana, simbolo di una grande storia d’amore.
É un film non gridato, ma sussurrato, come il silenzio dell’acqua che scorre in un greto pieno di arbusti, dove lui scende per scattare le fotografie la prima volta che si incontrano.
È un film fatto di silenzi, di sguardi, e di gesti che parlano meglio di 1000 parole, che racconta della noia di una vita in campagna, di un amore che nasce, di una scelta difficile perché coinvolge i tuoi cari, di un segreto tenuto per tutta la durata di una esistenza.
È un film che scorre “lento” con il ritmo del mondo contadino e della campagna, dove è ambientato. E si sa che la natura fa le cose lentamente, senza fretta, ma lavora con costanza e perseveranza; così si dà inizio alle cose grandi e solide.
È la storia di un INCONTRO: il film contiene quella dolcezza e quel trasporto del proposito più bello del mondo, quello dell’incontro.

Mi piace essere trasportata in altri mondi.

Quando sono ritornata, mi sentivo più felice, più serena come se avessi portato via da quel mondo la dolcezza e la forza di quel racconto, di quel incontro e di quel sentimento, a mo’ di souvenir, da tenere sempre con me.
Sarà che a me i film con ambientazione bucolica mi piacciono sempre.... sarà che Meryl Streep e Clint Eastwood sono stati bravissimi... sarà che ho bisogno di credere che l’amore esista e che esistano gli incontri folgoranti e che esistano ancora uomini capaci di amare più di qualsiasi altra cosa, e cuori che sentano che quella persona è la persona più importante della tua vita.
Posted by Picasa

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