giovedì 10 agosto 2006

In questa terra fra Castellania, Busalla, Bobbio...


In questa terra fra Castellania, Busalla, Bobbio, è casa mia.
In questo angolo fra Piemonte, Lombardia e Liguria, un posto che non interessa nessuno, è iniziata la mia storia.
Fra Busalla, Bobbio e Novi Ligure le colline si fanno ripide e aspre. Le valli sottili e torrenti passano fra le rive scavandole.
I versanti disegnano nel cielo un contorno gonfio e soffice, e le cime delle colline sono appuntire e verdi, di un verde intenso, dato dai boschi di querce e olmi.
Alberi che si infittiscono a formare boschi intricati dove è facile perdersi, alberi buoni per il legno, le castagne e i funghi.
Terreno dove l'uomo è in minoranza, dove i paesi sono piccoli, quei paesini con una piazza e una via, e basta.
Per km e km tutto è verde e natura, tutto è nel dominio delle leggi naturali crudeli o no che siano. Ho guardato su google maps le foto satellitari e mi sono spaventata: per decine di km, una intera regione senza strade, paesi, come un deserto fatto di alberi che deserto non è, è pieno di vita, la vera vita, quella che dà la vita anche a noi.
Se uno si perde lì in mezzo può solo aspettare e sperare che i pompieri o la forestale vengano a cercarlo con l'elicottero.
....é bello guardare le colline, il giorno dopo la pioggia,le coste e le pendici sembrano "morbidose" come nuvole verdi, il loro contorno è GONFIO di chiome, e le chiome piene zeppe di foglie, e le foglie piene zeppe dell'energia del sole.
Io prendo la mia energia da lì, da queste foglie da questi alberi. Perchè la natura cattura l'energia del sole e te la regala. La regala a tutti ma non tutti riescono a riconoscerla ,non tutti sanno assaporarla , non tutti riescono a trattenerla.
In questa terra di confine fra piemonte, lombardia e liguria, oggi il sole splende forte, io riconosco ogni ondulazione delle mie colline che non si curano delle frontiere che gli uomini hanno tracciato fra le regioni.
Come Lucia riconosce i suoi monti.... cime ineguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti......
Ogni onda nel profilo delle colline mi culla, e mi abbraccia, il "denso" verde mi riempie gli occhi, le radure senza alberi ormai sono gialle per l'erba che ha completato il suo ciclo vitale. Là dentro, nel fitto del bosco, è pieno di vita! è la vita, la vita vera, di migliaia di esseri viventi.
Il frinire delle cicale mi accompagna e non mi lascia mai sola, è un sottofondo per me rilassante e confortante, la mia colonna sonora, insieme ai canti del picchio, delle tortore e dell'usignolo, la sera.
Qui cresci con la natura dentro, il bosco nel cuore, le pendenze ti insegnano che ci sono le salite ripide ma anche le discese a controbilanciare.
I pendii franosi ti insegnano a contare solo sulle tue forze, i burroni ti dicono che se hai qualcuno vicino è meglio..., chine, costoni, dirupi di terreno argilloso detti calanchi, che con il loro biancore, in alcuni punti, danno al paesaggio un aspetto lunare.
Perché ho i CALANCHI dentro, che mi dividono l'anima, e non so come fare per guarire.... so che le lacrime fanno male, ancora più male perché l'acqua scorre sulle argille di questi terreni e scava ancora di più l'anima, scava e scava ancora.
Non bisogna piangere, non voglio più piangere!!!
Questa è la mia terra, la mia natura, i miei monti, i miei compagni.

Non dirmi che non ci sei stata mai
che non vorresti esserci nata mai
che preferisci rimanere solo qua
nella provincia denuclearizzata
a sei chilometri di curve dalla vita
e dire a tutti che sto bene , sto benissimo a sapere
che voi state bene insieme quando vi vedete
[Coccodrilli di Samuele Bersani]

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