lunedì 4 settembre 2006

Trapezio e gomitolo

Ma vi credete che sia facile vivere senza amore, senza una famiglia, senza una professione?


È una notte di insonnia, sono sfasata, come se mi mancasse qualcosa. Mi manca qualcosa, qualcosa di importante. Sono notti di insonnia, sono stanca ma il mio cervello non vuole rilassarsi, sono giorni di ansia. Ho bisogno di qualcuno che mi abbracci forte e mi dica: No, non è colpa tua! Che mi stringa e mi tenga fra le sue braccia e mi sussurri: Non ti preoccupare! Allora riuscirei ad addormentarmi.
Vi credere che sia facile contare solo sulle proprie forze. Ho solo queste mani e questa testa. Nessuno mi ha mai r
egalato niente, mai.... mi sono sempre gua
dagnata tutto con la fatica e i sacrifici.

Andando sempre in direzione ostinata e contraria...

Fabrizio DeAndrè » Quello che non ho «
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho è di farla franca
quello che non ho è quel che non mi manca
quello che non ho sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole.
» Dolcenera «
acqua di spilli fitti dal cielo e dai soffitti
acqua per fotografie per cercare i complici da maledire
acqua che stringe i fianchi tonnara di passanti
âtru da camallâ [ Altro da mettersi in spalla ]
â nu n'à â nu n'à [ non ne ha non ne ha ]
acqua che ha fatto sera che adesso si ritira
bassa sfila tra la gente come un innocente che non c'entra niente
fredda come un dolore Dolcenera senza cuore
atru de rebellâ [ Altro da trascinare ]
â nu n'à â nu n'à [ non ne ha non ne ha ]
così fu quell'a
more dal mancato finale
così splendido e vero da potervi ingannare

Ora sono un po’ stanca, ho voglia di
FERMARMI,
piangere,
riposarmi un po’.
Perché sono sola e alle volte questa solitudine mi pesa, tanto.
Mi pesa tanto da non riuscire a dormire. Neanche stanotte.

Perché la vita corre troppo in fretta e noi non riusciamo a stargli dietro. E allora succede che non troviamo più niente che ci piace, più nient
e che si faccia risuonare. Non troviamo più bellezza neanche nelle piccole cose, nelle cose sempre uguali, di tutti i giorni che ci ancorano alla vita che ci fanno sentire appartenenza a qualcosa di più grande e misterioso, nelle nostre abitudini che ci regalano il fascino del vivere quotidiano. Le piccole cose contingenti, normali che tutte insieme creano il nostro vivere.

MA quella serenità nel vivere è difficile trovarla, quando non te la insegna la tua famiglia. Ho paura perché forse non la trovi da sola, te la deve dare qualcuno che ti ama.
In questo modo tu vivi e cresci spettinata
Sempre fuori posto, sempre alla ricerca di qualcosa, sempre alla ricerca di un equilibrio. Ti senti eternamente inadeguata, aggrovigliata co
me una matassa di lana che si attorciglia. Per scioglierla e fare il gomitolo è compito solo tuo e ci vuole molto tempo e pazienza.
Ci sono invece delle matasse ordinate che non vedono mai un nodo, mai un groviglio e filano lisce nel loro gomitolo senza intoppi. Sono matasse fortunate.

Ma quale maglione sarà il più bello? Il più prezioso, il più fitto? Il più Sostanzioso?

A discapito delle matasse fortunate senza nodi e intrecci, che hanno vita facile, certo... però sono persone insipide, piatte. Inespressive.

Perché la ricchezza del maglione sono le
difficoltà che hai trovato e che hai superato con fatica, il tuo impegno, la pazienza e la resistenza nel non abbatterti, il tempo che hai speso a piangerci sù, la voglia di finirlo e di farlo bene. Perché dentro il maglione, quella matassa di lana ricorderà le difficoltà vissute e farà tesoro di quello che ne ha assimilato. Questa è la nostra bellezza, questa è la nostra forza, di noi.... matasse ingarbugliate. Di cui nessuno mai parlerà, perché tessiamo i nostri maglioni in silenzio, appartate senza dirlo a nessuno.

Scusatemi, amici miei, ma non ho tanta voglia di ridere oggi. Sono spossata dalle tante notti insonni di questo periodo.
Ti prego, stingimi forte, e forte, ancora.
Dico sempre che nella vita ti accadono le cose che mai ti saresti aspettata. Io ora, che cosa mi aspetto? Ho un sogno grande e bello, ma che purtroppo non dipende solo da me. Perciò è difficilmente realizzabile.

Da bambina volevo fare la pugilessa.
Poi volevo fare la trapezista nel circo.


Certe volte mi pare che quella bambina che tirava pugni energici ad un sacco di stracci esista ancora, la sento quando mi infervoro per la protezione ambientale ignorata o le leggi della eco-sostenibilità calpestate, o la gente che non ha sensibilità ecologica.

Questa pugilessa in erba c’è ancora, mi ha lasciato la voglia e la volontà di mettermi sempre in gioco, il coraggio di iniziare tutto da capo, come quando un pugile si prende un gancio in faccia, non abbandona il ring ... si riprende fra un round e l’altro, e ci riprova, e questa volta prova a darle.....

Hilary Swank Maggie Million Dollar BabyHilary Swank Maggie Million Dollar Baby

Stasera, sarà la stanchezza, ma mi sembra di averne presi tanti di ganci in faccia. E di averne dato pochi.
Volevo fare la trapezista nel circo, ma non penso avrei avuto una grande carriera. Come altezza e corporatura andavo anche bene... ma non ho mai visto ginnaste con una quarta di seno. Sarei stata ridicola, come il rinoceronte in Fantasia che balla col tutù.

Oggi in bicicletta, ferma al semaforo, mentre appoggiavo il piede al marciapiede, pronta a scattare al verde, ho avuto la sensazione che quella bambina coraggiosa non è sparita. Quella brava equilibrista che vola appesa al trapezio è ancora in me e voglio portarla con me sempre. Perché volare nella vita è sempre utile, perché sapersi destreggiare con agilità è utile in un mondo pieno di machiavellici furbetti. Perché saper dosare con equilibrio la convivenza con se stessi e con gli altri è fondamentale, e saper stare in equilibrio è vitale anche perché non sempre hai la rete di protezione, sul trapezio come nella vota. Saper calcolare bene i tempi, saltare al momento giusto, saper aspettare, e dare tutta se stessa quando tocca a te: lo imparano i trapezisti che volano sopra la tua testa, ma lo devi imparare anche tu.





Mi hanno sempre affascinato i voli sul trapezio, quel gesto di tenere l’altalena con una mano e concentrarsi, perché è un lavoro che unisce l’atletica, la forza fisica, al senso del ritmo e alla scioltezza, è un gesto di equilibrio, è fiducia verso il prossimo che deve afferrarti, non solo di preparazione fisica.

Mi fido di te,
cosa sei disposta a perdere....
[ Mi fido di te di Jovanotti]
Foto da Million Dollar Baby - 2004 (Hilary Swank è Maggie)

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