sabato 1 luglio 2006

Scrivere

Adoro i quaderni nuovi. Hanno un buon odore di carta e di legno, come se conservassero l’antico ricordo delle loro origini. Per questo le parole che vi si scrivono sopra sono

PREZIOSE.
Adoro i quaderni nuovi, con la copertina non ancora rovinata, con i fogli intonsi: tu li pieghi e le stiri. Con i fogli ancora coricati, uno sull’altro, tu li alzi uno per uno dalla massa dei fogli.
Adoro i quaderni nuovi, c’è un gesto speciale e unico nell’aprire la prima pagina e piegarla all’indietro, come se tu volessi dargli la “tua forma”.
Adori i nuovi inizi, anche se mi fanno un po’ paura, come in un quaderno nuovo, le pagine sono vuote e sarai tu a riempirle, non sai ancora con cosa.
Come nella vita ti accade di dover scegliere in un bivio la tua strada, e il tuo libero arbitrio sceglie fra le tante strade davanti, così puoi scegliere cosa scrivere in un quaderno a quadretti.
E così come nella vita molte cose sono incontrollabili e indipendenti dalla tua volontà: si sa che le cose accadono, accadono e basta …. e tu non puoi far altro che ACCETTARLE così come sono. Al massimo puoi cercare di ACCOMODARTI meglio che puoi nella situazione che ti è capitata, per fortuna, per destino, per il volere celeste, chiamalo come vuoi. Allo stesso modo mentre scrivi (e mentre VIVI) alcune cose ARRIVANO e basta, non puoi far altro che scriverle (e VIVERLE) meglio che puoi.
Adoro i quaderni nuovi: cerco sempre di piegarli meglio che posso come un gesto sacro e propiziatorio per la futura vita che deve essere ancora scritta.

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