sabato 4 novembre 2006

Lenzuola blu

......Le tue mani sono gabbiani in un cielo azzurro
le tue mani entrano dentro al mio cuore di burro
le tue mani battono il tempo e accendono il fuoco
le tue mani a poco a poco
io sento le tue mani sopra di me
le guardo mentre preghi anche per me
le asciugo mentre lavi lenzuola blu......
[Gatto Panceri > Stellina (1997) > Le Tue Mani]


Lenzuola blu
ho comprato un completo per il letto, un lenzuolo blu.
vado a fare la spesa. Vado a fare la spesa. Non tanto per necessità, ma per fare un giro.
ci sono le offerte speciali sulle coperte e sulla biancheria. Inizio a guardare e a girarmi attorno per cercare le misure e i bigliettini dei prezzi. Mentre cerco di orientarmi fra le 1000 stampe e colori, arriva un carrello con una coppia: lei lo chiama mentre cercano i lenzuoli a doppia piazza. Io lì davanti allo scaffale dei completi singoli 100% cotone mi fermo e abbassa la testa. Sono triste. Mi sento una fallita. Davanti ai lenzuoli a singole piazze mi sono sentita ferita e umiliata, da quella donna giovane che non immaginava certo di creare tanto danno solo scegliendo un lenzuolo. Mi sono sentita una misera.
Una fallita che fa finta che tutto vada bene, ma invece quel lenzuolo mi ha soffocato.
Quella donna che si è avvicinata chiamando lui non pensava certo di essere il mezzo per far uscire la realtà cruda, la mia solitudine.

La mia solitudine stanotte dormirà in un lenzuolo blu. Sì, sono sola, ma sono io. E non è detto con certezza che solo perché sono sola sono uno scarto. Anche se mi sento uno scarto, quando guardo la confezione con la scritta sul cartoncino completo letto singolo e lenzuolo sotto con angoli.
ho portato con me quel lenzuolo blu e ci dormo dentro. E non ditemi che da soli e si dorme meglio perché non è vero.
mi sono sentita male, ma ho portato quel lenzuolo singola piazza a casa, fra le mie cose care, perché altrimenti significava rinnegare la mia solitudine e quindi anche me stessa.

Ho portato a casa quel lenzuolo blu insieme alla mia solitudine.

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