sabato 15 luglio 2006

15 luglio2006

Sono tornata a casa dopo 2 settimane. Ho ritrovato i luoghi della mia quotidianità.
é incredibile come i luoghi in cui vivi possano per un attimo diventare strani, ignoti...
Dura solo pochi minuti, ma tutto ti sembra nuovo e disabituale. Strana la casa e le strade intorno, strano il lavandino, strane le stoviglie, strana la porta del frigorifero, ma il tavolo era così grande?
Come ci abituiamo velocemente alle cose nuove, così facciamo fatica ritornare alla normalità a casa, dopo una assenza di settimane.

Ho ritrovato l’albero di albicocco, fuori dalla finestra della cucina, in giardino. Era carico di frutti verdi, che io controllavo tutte le mattine, e ora mi ha abbagliato con i suoi frutti arancioni.
Grazie, caro albero d’albicocco, mi hai fatto un gran regalo.

15 giorni di mare: sole, giochi, stanchezza, caldo, corse, raccomandazioni, altalene, braccioli, cacche e pappe, pannolini e focaccia per colazione.
In treno, nel viaggio di ritorno, ho pensato a Franco Elica che torna a Roma: arrivo in stazione e salgo al volo, appena in tempo... il treno non è climatizzato, è pieno di gente. Transito delle carrozze per cercare un posto, oltrepasso la prima classe. C’è una coppia di tedeschi che mangia, come dei maiali, pesca e focaccia unta nella prima classe. Rido perché nei film queste cose non accadono...e trovo un posto. Un ragazzo parla al cellulare con un amico; ”Sono stato al mare una settimana, ho litigato con Giorgia... la conosci! Sì che la conosci.....il puttanone!”
Io e una ragazza (dalla faccia simpatica) davanti a me ci guardiamo e sorridiamo: ”L’ha subito presentata bene.........”

C’è caldo, e penso a Roberto che ho ri-incontrato dopo un anno, ci scambiamo un SMS. Ma al contrario di Franco Elica, io vado in direzione opposta, allontanandomi da lui, e non rido più.
La partenza, il viaggio in treno sull’ IR per Milano centrale, il caldo, la stazione di Savona, l’sms di Roberto, il passaggio a Genova Cornegliano, le gallerie dei Giovi, il ritorno a casa.

La voce di Mariangela Melato corre e corre dentro la mia testa per tutto il viaggio: IN CERCA DI TE...
Sola me ne vo per la città
passo tra la folla che non sa
che non vede il mio dolore
cercando te, sognando te, che più non ho.
Ogni viso guardo e non sei tu
ogni voce ascolto e non sei tu
Dove sei perduto amore?
Ti rivedrò, ti troverò, ti seguirò.
....
Sola me ne vo per la città
passo tra la folla che non sa
che non vede il mio dolore
cercando te, sognando te, che più non ho.

0 commenti: