domenica 27 agosto 2006

Domenica "Ernesto"

Sabato sera ho rivisto “L’ora di religione” dopo esattamente 1 mese che non lo vedevo, esattamente dal 26 luglio giorno del mio onomastico. Ma forse ho scelto la serata meno adatta, infatti....
Domenica è stata una giornata in cui mi sembrava di stare dentro il film. Questa è la domenica della festa patronale del paese con processione, banda, vespri e tutti gli annessi, e io ero furibonda... ma andiamo con ordine:
  1. Festa patronale, e per me vuol dire ricordi, sotterrati a fatica, che ritornano alla luce di quando mia madre ci vestiva da angioletti e Gesù bambino, e noi ci facevamo la processione sul carro con la madonna circondati da tutti i vasi dei fiori. Immaginate dei bimbi in età scolare e prescolare sotto il sole di agosto con tanto di alucce di cartone, a girare per il paese in processione, cosa che durava tutto il pomeriggio.
    Per non parlare degli anni successivi, insomma una giornata in cui preferirei sparire, e invece mi tocca partecipare al classico pranzo con tutta la famiglia, che è tradizione in questa domenica (peggio del natale).
    Solo la giornata per me è irritante: Non voglio ricordare!
  2. La sera prima è avvenuto un fatto per me gravissimo. Ma solo per me... perchè mia sorella non ha detto nulla, ma lei è più cedevole. Mia madre ha portato la nipotina, alla funzione in chiesa dopo cena. All’inizio la bimba era tutta contenta credendo che fosse una passeggiata col gelato, ma poi si è messa a piangere per la noia e la stanchezza. La sera me la vedo arrivare in lacrime... e io (ovviamente) ero stata tenuta all’oscuro. Questo per me è una lama.... perchè non posso sopportare che quella donna allunghi le sue grinfie anche sulla nipote.

    Non so dirvi se ero più arrabbiata o più sofferente.

    Sergio Castellitto Ernesto Picciafuoco Ora di Religione
    E vorrei avere anche io la libertà e l'autorità di dire: "Lascia stare Leonardo! Eh...." [Sergio Castellitto - Ernesto Picciafuoco in L'ora di religione]

  3. La mattina mentre scendo per colazione, trovo una bomboniera, una bella scatola bianca col fiocco: testimonianza della stupidità umana, e segno della superficialità in cui sta annegando la società. Inutile oggetto, simbolo solo delle cose vuote e vane, prive di significato, scatola bella fuori, ma svuotata di ogni significato dalla ricchezza in cui stiamo vivendo. Io odio le bomboniere perchè soldi inutili bruciati in nome di una tradizione che oggi non ha più ragione di esistere, che secondo me, non ha più significato, come tutta la consuetudine estetica del rito nuziale e le tradizioni legate alla celebrazione del matrimonio.

Tutte scatole belle ma vuote, belle fuori, ma senza contenuto, simboli ormai inutili...

Alla vista della bomboniera m’incazzo... e faccio colazione con lo stesso muso imbronciato di Franco Elica [Sergio Castellitto in Il regista di matrimoni], al matrimonio della figlia, nella prima scena del film, fra tutti e due ci manca la nuvoletta dei fumetti sulla testa, piena di teschi, segni strani, bombe accese, parolacce... e poi siamo a posto.


Insomma, in poche ore si è srotolata una sequenza di eventi che..... Fra “L’ora di religione” e “Il regista di matrimoni” non sapevo come sarebbe andata la giornata, mi sembrava di stare a metà, di vivere in mezzo ai 2 film in una zona di comune competenza. Ad un certo punto del pomeriggio mi sono detta: Qui devo solo di aspettare per vedere il finale. Non sapevo se andare a finire nelle fauci dei cani Rotwailer o davanti alla spada del conte Bulla.

Ovviamente sto esagerando, ma il concetto spero sia passato...

Ma comunque il mal di testa ora ce l’ho io , non Ernesto!!!


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