lunedì 28 agosto 2006

“Il cane sciolto”

Il problema è che devo imparare a perdonare a me stessa. Perdonare gli errori,
mi sa che finché non mi perdono, non troverò la mia armonia, la mia stabilità.

Non tentare di smuovermi, ci ho messo tanto tempo ad accettare la mia vita così come è, e a stare in equilibrio, che sarà anche quello che sarà,
ma è il mio equilibrio e me lo tengo da conto, perché, anche se per molti sarà
una schifezza, per me è l’unico che ho.



Non riesco a dormire stanotte, oggi è stato un lunedì strano.
Non ho fatto fatica, e quando non faccio fatica, non mi sento compiaciuta del lavoro fatto e non mi sento appagata di me alla fine della giornata.

Dopo la domenica bestiale di ieri, stamattina mentre mi facevo il caffè, ascoltavo il telegiornale e ho sentito che sta arrivando un nuovo tornato nel golfo del Messico, la tempera è stata chiamata ERNESTO.
Boom! Pietrificata.

....è stata una giornata piena d’emozioni contrastanti e altalenanti, la coincidenza dell’uragano Ernesto dopo tutto quello che è successo ieri, poi la puntata di “La storia siamo noi” dedicata a Fausto Coppi che mi ha interessato e anche commosso, poi nel pomeriggio la piccola perla del film comico “Papà diventa mamma”, con Aldo Fabrizi, Ave Ninchi e Carlo DellePiane .... film esilarante.
Stanotte non riesco a dormire... una giornata strana perché piena di piccoli segni.


Come mi sembrano lontani i giorni brutti della mia vita... lontani e faticosi. Oggi c’è molta più luce, più serenità. Ho ripensato al buio di quando mi preparavo la mattina alle 6, per andare a Novara. Davvero! Anche pensandoci e ripensandoci, e guardando da tutte le angolazioni (come faccio sempre io, o almeno cerco sempre di fare...), non riuscivo a trovare un motivo per andare con entusiasmo. Non riuscivo proprio a farmelo piacere.
Mi sentivo molto infelice.


STANOTTE, quei giorni mi paiono lontani e invece sono passati solo 8 mesi.
Ripenso a quando a Milano mi sono messa a piangere al telefono con mia sorella, e lei talmente agitata voleva prendere la macchina e venire da me.

Oggi ho più paura, ma ho anche più speranza, più desiderio, ho addosso la paura delle cose nuove e incognite. Sapete, mi sono spogliata di tutto, per vestire dei nuovi panni
Che vorresti sapere subito come finirà, ma sapendolo ti rovini tutto il divertimento. Ho avuto il coraggio di andare tutto al diavolo (e mandare tutti al diavolo). A dire la verità mi pento di non averlo fatto prima. In realtà, dal mio punto di vista sono stata una codarda.

Stanotte non riesco a dormire, e scopro su Rai2 la replica di un vecchio film-tv: “Il cane sciolto” con Sergio Castellitto.
Ho rivisto il vecchio motorino Garelli con cui arriva al Palazzo di Giustizia... c’è il telefono che fa ancora DRIN DRIN, scrive con una macchina Olivetti, sarà un secolo fa? È incredibile come alcuni piccoli particolari ti riportano indietro nel tempo, molto più del viso giovane da ragazzino di Castellitto.
Mi viene sonno, sto crollando, ma vengo prepotentemente chiamata in causa dal dialogo fra il magistrato De Santis e la ex-moglie, biologa naturalista di nome Anna.
Una biologa di nome Anna?

Za-za-zan, una scarica elettrica nel cervello come una centrale elettrica... non avevo mai incontrato in vita mia un personaggio “biologa di nome Anna” come me.

- Ma povere bestie ormai gli danno la caccia con i sonar, gli ecoscandagli, le bombe di profondità. Ma tu lo sai quante balene ci sono rimaste nel mondo?
- No, tesoro mio, non lo so, ti confesso che non me importa neanche un granché. [...]Ora non ti puoi occupare della bambina per 3 mesi, e... no eh! Non è giusto!
- É un caso di forza maggiore, te l’ho detto, lo sai che non siamo tanti esperti di balene.
- Auguri e complimenti per la tua carriera di veterinaria!
- Non sono una veterinaria!!!!
- Biologa, tanto sempre di bb- bestie si tratta! Io voglio sapere chi si occupa di Miki [figlia], mentre tu te ne vai girando per 3 mesi nei ghiacci del nord in cerca di pesci in via di estinzione! Eh!

Za-za-zan, nel cervello... le balene non sono dei pesci, sono mammiferi! Ho ricevuto una scossa elettrica nel cervello! Tipo centrale elettrica!

- Dai ti prego, Dario, non litighiamo ora!
- Scusa... scusa
- ...e poi le balene non sono dei pesci! (ridendo)
- Il fatto è che anche io mi sento un pochino in via di estinzione... (lei sorride) e non sono neanche una specie protetta come le tue balene...
- Povero Dario, non hai nessuno che si occupi di te.
[...]

Così i miei meccanismi sinaptici si sono rimessi in moto e non ho più dormito, ho seguito tutto il film-tv, con la storia di una madre che dopo tanti anni cerca ancora una risposta alla morte della figlia, e lui trova un testimone che muore e gli lascia un quaderno rosso con le sue memorie... fino alla scritta “Fine prima parte”.

Come....COMEEE! Oltre il danno, la beffa!!!

MANNAGGIA! Mò che faccio?

Stanotte metto la sveglia per vedere il finale della storia? Voi che dite?
A dir la verità, meno male che ho incontrato stanotte questo film-tv “Il cane sciolto”, mi è piaciuto il magistrato De Santis e il giovane Castellitto, mi ha alleviato e liberato dai miei pensieri notturni d’insonne. Ora mi sento rinfrancata e confortata. Grazie! mi ha fatto sorridere...


Sono state 2 giornate strane, piene di segni e coincidenze, iniziate con un film di Sergio Castellitto e finite con un film di Sergio Castellitto.PS: grazie alla mia insonnia riesco a vedere alla tv delle belle trasmissioni, che la programmazione rilega in orari inaccessibili, come Cinematografo, Sottovoce... e altri programmi culturali. Oltre a vedere le vecchie serie tv, che ai tempi non avevo visto, come stanotte.


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