giovedì 3 agosto 2006

I grandi dolori hanno lo strascico.

Luoghi inviolabili
della memoria
soltanto gli orli un po' sfocati
ma così indissolubili
e così... troppo intensi da dirsi
dimentica quello che è stato
comunque non ritornerà
....
dimentica l'amore forse
anche il dolore passerà
dimentica le cose belle
e tutto il male sai di colpo sparirà
Ovunque io sarò
comunque mi resterà
qualcosa... di te

forse attimi ma... eterni

dimentica il dolore forse
l'amore ti ripagherà

dimentica tu fallo per me
che ancora non so... dimenticare te
dimentica perché
io ancora non so
dimenticare dimenticare...
[Raf " Dimentica " in Passeggeri Distratti 2006]

Quando ti senti uno straccio a volte arriva, non attesa, una canzone... e di colpo ti solleva... di colpo tutto il male sparisce, non si dissolve, ma rimane imbavagliato, legato... non ti può più nuocere.
Una canzone... a quale canzone hai pensato?
Capita di ascoltare alla radio, o alla tv, una canzone che si accorge di quel qualcosa che ti manca, si accorge di cosa hai bisogno e

corre da te.....
(...come dico sempre io quando gioco con la nipote di 10mesi)

La musica è come se ti aprisse una porta, ha il potere di spalancare LA porta che ti serve e tu rimani senza fiato a respirare quel vento, quell’aria pulita.
Teso, ero a pezzi ma un sorriso in superficie
nascondeva i segni d’ogni cicatrice
........
mi hai detto: “so che é un controsenso ma
l’amore non é razionalità...non lo si può capire...”
...........
Potrò mai dimenticare... dimenticare...
L’infinito sai cos’é? ... L’irraggiungibile fine o meta
Che… rincorrerai per tutta la tua vita,
“ma adesso che farai?... adesso io ... non so... “ infiniti noi
so solo che non potrà mai finire
mai ovunque tu sarai, ovunque io sarò
non smetteremo mai
se questo é amore ... é amore infinito
[Raf da Iperbole (2001) “Infinito”]

Il male che mi fai è forte e arrabbiato. É un pazzo chiuso in una cella che si dimena e spacca tutto. Lui non può uscire, può solo gridare e agitarsi là dentro, io non posso entrare: mi fa troppo male. É il male che mi fai, che mi hai sempre fatto, e che mi farai sempre. Con le tue assenze, con il tuo non capire, con la tua rigidità.
Devo solo tenere duro, tenere duro, finché non smette di gridare.
Scappo e vado via, mi allontano: tu neanche ti accorgi del male che mi fai, cerco di scappare per non darti modo di infierire, mi allontano mentre chiudo gli occhi per sopportare il male.
Sono forte, il problema è che ogni volta dopo io sono scesa di un gradino nella scala della stima (per me e per te), ogni volta scendo verso il basso.

“I grandi dolori hanno lo strascico.
Lo strascico non si vede subito, ma lo senti”

IL MALE CHE TU MI FAI HA LO STRASCICO... mi lascia sempre qualcosa quando se ne va, mi lascia la sfiducia, la paura, la rabbia, il dolore. Lo sconforto mi abbraccia e l’abbattimento mi toglie l’energia, nel senso dello svilimento nei miei confronti, che vuol dire svalutazione, sottovalutazione, la sottostima.... Mi fai sentire lo strascico e io ne me vado per poter respirare all’avvilimento che tu mi dai.
Oggi è arrivata una canzone a prendermi e a fare una iniezione di calmante a quel pazzo. Quella musica mi ha cullato: so che non mi può guarire, nè aggiustare tutto, ma mi aiuta, la musica mi prende per mano e mi solleva, non mi lascia cadere nello svilimento dove mi porti.
Mi tigli il fiato, mi togli la vita, tu donna.... mi togli le energie. Mi fai sentire umiliata e disperata: solo la rabbia mi impedisce di cedere.

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