venerdì 8 settembre 2006

A FORZA DI ESSERE VENTO Four Steps Choir, Gruppo strumentale Franziska



Ho seguito il Four Steps Choir in una serata strana d'estate

A FORZA DI ESSERE VENTO il 12 luglio 2006 ore 22.49
Four Steps Choir, Gruppo strumentale Franziska, voce Pietro Sinigallia, progetto direzione e arrangiamenti: Gloria Clemente.

» Volta la carta «
C'è una donna che semina il grano
volta la carta si vede il villano
il villano che zappa la terra
volta la carta viene la guerra
per la guerra non c'è più soldati
a piedi scalzi son tutti scappati

Chi era il 12 luglio 2006 a San Bartolomeo Al Mare (Imperia) ha potuto assistere a un gran bello spettacolo, un ibrido fra musica, teatro, poesia, e danza.
Nei giardini della pace, la piazzola era piena di sedie di plastica bianche, che a poco a poco si sono riempite.... fino ad avere persone in piedi al bordo della piazza. È una tiepida e serena sera di estate. Non vedo l’ora che inizi.
Io avevo letto un deplian informativo sugli spettacoli quotidiani delle serate estive e mi aveva subito colpito l'appuntamento con Fabrizio DeAndrè ed Eugenio Montale. I due artisti che hanno onorato la loro terra, la LIGURIA, perchè ammiro la loro arte e il loro modo di fare “poesia” ed esprimere il loro pensiero.
Avevo memorizzato il giorno della settimana e la data, per tenermi libera, e attendevo la sera con gioia, senza sapere che quello che avrei visto in realtà sarebbe stato molto più bello di quanto la mia immaginazione potesse sperare.

Lo spettacolo è un alternarsi armonico fra musica, cori, poesie recitate, canzoni e musiche, di 2 artisti liguri, attraverso cui la Liguria si esprime. La mia Liguria. La Liguria che mi porto nel cuore.



» Quello che non ho «
Quello che non ho sono i tuoi denti d'oro
quello che non ho è un pranzo di lavoro
quello che non ho è questa prateria
per correre più forte della malinconia.
Quello che non ho sono le mani in pasta
quello che non ho è un indirizzo in tasca
quello che non ho sei tu dalla mia parte
quello che non ho è di fregarti a carte.

La parte musicale è condotta da un gruppo di professionisti (piano, chitarra, sezione ritmica e fiati) e il coro si dimostra ben costruito, compatto, ed è inserito nelle canzoni in modo efficace. Le canzoni sono tutte rivisitate e ri-arrangiate, in modo ottimo, soprattutto “Il pescatore”.


» Il pescatore «
All’ombra dell’ultimo sole
S’era assopito un pescatore
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso
Lallalla la la la la la Lallalla la la la la la lallalla lallalalala lallala la la la la la aaaa

Piacevole (e in crescendo) il programma, articolato e differenziato, con sezioni dedicate alla musica di Fabrizio De André, e poesie di Eugenio Montale recitate, tanto bene che mi esce una lacrimuccia di commozione.
La voce solista di Pietro Sinigaglia dà spessore, rischiando, con buoni esiti, il confronto con Fabrizio
Ma è la direzione musicale della carismatica Gloria Clemente a stupire e affascinare. Non si limita a dirigere gli orchestrali e il coro, ma conduce per mano, seguitissima, l'intero gruppo sul palco. In breve trascina, con il suo dinamismo e il suo entusiasmo, non solo il coro, ma anche il pubblico. Una passione autentica per la musica che sente davvero tantissimo. Salta, incita, da i tempi, canta, balla.
Lei sola è già uno spettacolo... un vero spettacolo nello spettacolo.
Solo che a guardarla ti fa venire voglia di muoverti, di saltare anche tu avanti e indietro, seguendo non solo col corpo, ma con il cuore, la musica. Non mi era mai capitato di vedere un direttore d’orchestra così: che dirige ballando. Riuscirebbe a far cantare e ballare anche i pini e gli oleandri fioriti del giardino...

Per 2 ore il suo corpo pone l’accento sulla musica, e salta da una parte all'altra del palco come un’atleta. Ha la fisionomia di una ginnasta di ginnastica artistica, dei folti capelli ricci che ondeggiano insieme al vestito, e una grande grande energia. Si capisce subito che ci crede, che è la mente e l'anima dello spettacolo, che lo fa per amore di Fabrizio De Andrè.
Si capisce che Fabrizio dall'alto e anche lui approva, come sa fare lui.

A fine spettacolo, sono elettrizzata.
Mi avvicino per prendere il CD con le canzoni dello spettacolo: penso che fra tante cose inutili che si comprano questa è una cosa che vale, è una cosa utile, è un CD da avere per fermare e memorizzare le emozioni che mi hanno dato questa sera. Perché voglio fermare e memorizzare.
Aspetto, gustando il silenzio dopo tante belle note e parole. Vado, i CD sono quasi finiti, ne rimangono poche copie... ho paura di rimanere senza... prendo la mia copia direttamente dal cantante Pietro Sinigaglia, la stringo in mano come una cosa preziosa. Sono emozionata e contenta. Faccio cenno di allontanarmi guardandomi indietro, ancora un attimo sto a guardare il palco ancora illuminato con i musicisti che sistemano le loro cose, Gloria Clemente è seduta in fondo, pare affaticata ma felice. Indugio lì in mezzo ai giardini, e si alza il vento... un vento di mare, mi scompiglia i capelli, è un vento che viene dal mare e sa di tempesta.
A furia di essere vento.... sgrano gli occhi e leggo il titolo del CD. “A furia di essere vento. 17 canzoni dedicate ad un poeta” (dei Four Steps Choir).
Una serena e tiepida serata di estate, appena prendo il mano il CD, all'improvviso diventa ventosa.... sorrido, sorpresa per la coincidenza, rimango un po' lì a sentire il vento e a guardare gli alberi del giardino agitarsi.

A volte penso che dovrei credere di più alle coincidenze.
Non c'è freddo, ma mi affretto verso il residence, quasi a voler proteggere me e il Cd dal temporale, con un po' di paura addosso, perchè è un vento improvviso e intenso: c'è aria di tempesta. Percorro tutta la passeggiata con il mio CD A forza di essere vento stretto vicino a me,


Una serata dedicata a DeAndrè, che meglio di chiunque altro ha saputo inquadrare l'uomo nelle sue sfaccettature.
Francesco DeAndrè che va In direzione ostinata e contraria, come faccio io; s'immamora di tutto a sottolineare la sua profonda capacità di provare interesse e curiosità per tutto, come cerco di fare io.
Grazie Francesco. Grazie Gloria e tutto il gruppo dei Four Steps Choir: è bello sapere che tramite voi il ricordo di DeAndrè è vivo.

» Dolcenera «
Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala che arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei
guardala come arriva guarda guarda com'è
guardala che arriva che è lei che è lei

nera che porta via che porta via la via
nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera nera
nera che picchia forte che butta giù le porte

nu l'è l'aegua ch'à fá baggiá
imbaggiâ imbaggiâ

Non è l'acqua che fa sbadigliare
(ma) chiudere porte e finestre chiudere porte e finestre

âtru da stramûâ
â nu n'á â nu n'á

Altro da traslocare
non ne ha non ne ha

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