lunedì 18 settembre 2006

IL VIAGGIO

Mi ha sempre affascinato l’argomento viaggio. In vita mia ho fatto tanti tipi di viaggi, pur non avendo mai preso un aereo.
Viaggi corti, viaggi in bici, viaggi squallidi verso Novara, viaggi di notte, guidando e parlando, verso il mare, verso casa, viaggi con la fantasia, che lasci guidare l’immaginazione e sono i miei preferiti.
Mi hanno sempre attratto i viaggi.
Viaggi con il lettore mp3 e lo sguardo perso nelle emozioni della musica mentre guardi dal finestrino, viaggi cantando in auto le canzoni dei Cranberries.
Ma sempre ho avuto la certezza che il viaggio non fosse aspettare, ma percorrere: Durante il viaggio non pensare ad arrivare perché una volta arrivato ti sei perso tutto il bello del percorso. Perciò che io vada in Cina o in gita in collina, quello che puoi vivere durante il tragitto MODIFICA la tua esistenza e quando arrivi a destinazione, inevitabilmente, sei diverso da come eri in partenza.


Per questo quando mi interessa un libro, leggo sempre la prima frase e l’ultima, se mi piacciono entrambi, il libro mi piacerà.
Perché se da A parti e a B arrivi , in B è insito tutto il percorso fatto.
Fra A e B passano infinite linee, ma una sola retta. Forse per questo che i percorsi della vita sono sempre così complicati. Da A a B puoi andare con una curva, con uno zigo-zago, con una sigmoide, un onda.
A e B racchiudono qualcosa che non sai, ma che intuisci. In B c’è la sommatoria di tutti i passi del tuo viaggio, qualunque esso sia, reale o metafisico.
Il viaggio ti cambia e all’arrivo trovi qualcosa che non ti aspettavi, perché sei diverso, sei cambiato.
Il punto di arrivo sarà sempre diverso da come ti immagini alla partenza. Perché cambi tu durante il viaggio, in quella misteriosa SOMMATORIA di passi che ti portano dove vorresti andare e alla fine ti ritrovi in tutt’altro posto.


Perché la vita ti porta sempre quello che non ti saresti mai aspettata....

Mentre sto scrivendo questo post, sto guardando alla tv Baglioni ospite alla manifestazione al Quirinale per l’inizio dell’anno scolastico. Canta Strada facendo.... la canzone della mia infanzia. La canzone che mi riporta indietro negli anni, e mi fa risentire come quando avevo 10 anni.
Io scrivo il mio post sul VIAGGIO e lui da Roma mi dà la risposta STRADA FACENDO.

Un gancio in mezzo al cielo per aggrapparsi e volare ancora più in alto....

io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme
con l'anima smaniosa a chiedere di un posto che non c'è
tra mille mattini freschi di biciclette
mille più tramonti dietro i fili del tram
ed una fame di sorrisi e braccia intorno a me
[...]
io e le mie tante sere chiuse come chiudere un ombrello
col viso sopra al petto a leggermi i dolori ed i miei guai
ho camminato quelle vie che curvano seguendo il vento
e dentro a un senso di inutilità...
e fragile e violento mi son detto tu vedrai vedrai vedrai
strada facendo vedrai
che non sei più da solo
strada facendo troverai
un gancio in mezzo al cielo
e sentirai la strada far battere il tuo cuore
vedrai più amore, vedrai
io troppo piccolo tra tutta questa gente che c'è al mondo
io che ho sognato sopra un treno che non è partito mai
e ho corso in mezzo ai prati bianchi di luna
per strappare ancora un giorno alla mia ingenuità
e giovane e violento mi son detto tu vedrai vedrai vedrai

e una canzone neanche questa potrà mai cambiar la vita
ma che cos'è che ci fa andare avanti e dire che non è finita
cos'è che ci spezza il cuore tra canzoni e amore
che ci fa cantare e amare sempre più
perché domani sia migliore, perché domani tu
strada facendo vedrai
perché domani sia migliore, perché domani tu perché domani sia migliore, perché domani tu perché domani sia migliore, perché domani tu...


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